A Crocetta non sono bastati cinque anni per capire che...


 
Daniele Lo Porto

Oltre lo Stretto direbbero “Ma allora sei de coccio!”, ma al presidente della Regione Siciliana non è elegante rivolgersi così, in modo troppo diretto e poco istituzionale. Ma, in effetti, Rosario Crocetta di coccio lo è veramente perché dopo cinque anni a Palermo non ha ancora capito tante cose, ma soprattutto non ha capito come sono fatti e come si comportano i giornalisti, quelli veri, non quelli che hanno popolato i suoi incubi quand’era bambino, procurandogli traumi che non ha mai superato. E non può capirlo perché la prima cosa che ha fatto nel suo desertificante quinquennio a Palazzo d’Orleans è stato cacciare gli addetti stampa come esseri immondi. Lo ha cacciati tutti, ma ne avesse salvato – per pietà umana e per tornaconto, se non altro – almeno uno sarebbe bastato ad evitargli l’ennesima brutta figura mediatica. L’altro giorno il governatore si papariava nelle acque limpide di Castel di Tusa e quando è riapparso sul bagnasciuga, scusate, sulla battigia, è stata avvicinato da una invasiva e accanita, secondo lui, troupe de Le iene che lo tormenta da mesi. Sarà la legge del contrappasso, dopo le tante male comparsate da Massimo Giletti e Klaus Davì (che non sono giornalisti, ma questo Rosario lo sa bene altrimenti non li frequenterebbe con tanta insistenza). Saro, sorpreso in costume (come la Boschi e Ilary Blasi, insomma), non ha gradito la presenza ed ha rivolto alle agenzie uno sfogo chiedendo all’Ordine dei giornalisti di intervenire. Sfogo al quale l’Ordine dei giornalisti, quelli veri, ha prontamente risposto (riportiamo il testo sotto), facendo accucchiare al nervoso e disinformato Saro un’altra malacumpassa. Ma se Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana, avesse salvato anche solo uno dei giornalisti (veri) dell’Ufficio stampa, il sopravvissuto gli avrebbe potuto spiegare che quello sfogo e quella richiesta all’Odg erano assolutamente sbagliati. Le iene televisive, caro Saro, sono uomini e donne di spettacolo, tuoi colleghi, insomma. Per questa volta potevi asciugarti in silenzio.

La risposta dell’Ordine dei giornalisti: “Crocetta si lamenta perché si sente perseguitato dalle Iene che da un anno continuano a porgli la stessa domanda sui fondi europei e chiede l’intervento dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti a tutela della sua privacy? Non comprendiamo quale violazione di privacy ci possa essere se è stato avvicinato per essere intervistato mentre si trovava in spiaggia che, sarà anche vicina a casa sua, ma resta pur sempre un luogo pubblico, così come lui è, in qualità di governatore regionale, personaggio altrettanto pubblico”. E’ quanto dichiarano il tesoriere dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Aurelio Biassoni e il vice presidente Santino Franchina in merito alle lamentele espresse da Rosario Crocetta dopo essere stato avvinato questa mattina in spiaggia a Castel di Susa da una troupe delle ‘Iene’.

“Crocetta poi – continua la nota – si informi meglio: ‘Le Iene’ sono una trasmissione che non fa parte della redazione giornalistica di Mediaset, non sono testata giornalistica, chi gli ha posto la domanda non è iscritto all’Albo dei giornalisti: non comprendiamo pertanto quali competenze possa avere nel merito l’Ordine dei Giornalisti. Ultima considerazione: da più di un anno continuano a fargli la stessa domanda? Beh, che risponda una buona volta, e non gliela ripeteranno più”.

 

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