Agricoltura, proteggere gli agricoltori dalle bombe d'acqua


 

CATANIA – “I cambiamenti climatici, oltre all’innalzamento delle temperature, portano, ogni anno, bombe d’acqua e nubifragi che causano disastri nelle città, ma anche e soprattutto alla nostra agricoltura. L’ultima emergenza qualche giorno fa, nelle province di Ragusa e Siracusa, con allagamenti e serre distrutte. Il comparto agricolo è già in seria difficoltà per la crisi economica e per le politiche europee che, aprendo ai mercati africani, hanno creato problemi di concorrenza ai produttori siciliani costretti a competere con prodotti a prezzi stracciati che non seguono gli standard qualitativi e sanitari nostrani. Se a tutto questo si aggiungono i danni non prevedibili causati dal maltempo arriviamo a una situazione del tutto insostenibile. Bisogna dunque predisporre subito aiuti e piani di sostegno per gli agricoltori. Senza aspettare la primavera, senza aspettare tempi burocratici allucinanti. Si potrebbe pensare a un fondo per le emergenze in agricoltura a cui attingere immediatamente. Gli agricoltori che hanno subito gravi danni potrebbero così, fin da subito, fare domanda e ottenere dei fondi per ripartire. L’agricoltura è un settore strategico per la Sicilia, non bisogna dimenticarlo mai”. Così il senatore di Ala-Sc, Giuseppe Compagnone, neoeletto all’Ars nella lista Popolari e Autonomisti.

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