Al Campus di innovazione di Acireale visita guidata per giovani promotori della cultura d’impresa

|Saro Faraci|

ACIREALE – Le strade di chi si impegna attivamente per promuovere la cultura d’impresa fra i giovani si incrociano in un caldo pomeriggio d’estate nel contesto di un luogo giovane, il modernissimo e ipertecnologico campus di innovazione  Free Mind Foundry dove, insieme a Baxenergy che l’ha promosso all’interno delle strutture di proprietà del Credito Siciliano ad Acireale, operano altre sei imprese informatiche, alcune delle quali nell’ambito della sensoristica e dell’industria videoludica. Abbiamo riferito in altro articolo sulla recente inaugurazione di questa community di giovani imprese siciliane dell’information technology: l’età media è di 35 anni, moltissimi sono i “cervelli rientrati”, trattandosi di siciliani in possesso di laurea o di dottorato che dopo un periodo speso all’estero hanno fatto ritorno nella nostra terra. Questo campus, sposato dal Credito Siciliano e voluto fortemente dall’ingegnere Simone Massaro, il fondatore di Baxenergy una società leader per le soluzioni informatiche nel campo delle energie rinnovabili, è destinato ad ospitare quanti, fra i giovani studenti e laureati, gli imprenditori, i manager e gli accademici, sono interessati ad avviare nuove iniziative imprenditoriali nei campi delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0, la nuova frontiera della rivoluzione digitale sulla quale spinge anche il Governo italiano con le misure agevolative del cosiddetto pacchetto Calenda.

Guidata dalla responsabile delle risorse umane di Baxenergy, la dottoressa Angela Pontorno, si è svolta una visita del campus a beneficio di due gruppi di giovani eccellenze che ormai da tempo stanno portando avanti percorsi paralleli di mentoring e coaching in favore delle start up e dei progetti imprenditoriali.

Da un lato la community di Jaci, con Mario Di Re, Yari Gullotta, Salvatore Torrisi e Massimiliano Pappalardo che da alcuni mesi hanno dato vita ad una associazione con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura d’impresa ad Acireale e nel territorio. Nei locali dell’associazione Costarelli, dove di norma tengono le proprie riunioni, hanno promosso per tutto l’inverno e questa primavera una serie di interessanti incontri con startupper, imprenditori e manager del mondo digitale. Il Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, che da sempre sostiene l’importanza di combattere la povertà e promuovere lo sviluppo economico del territorio attraverso il lavoro creato dalle nuove iniziative imprenditoriali, ha dato una grossa mano d’aiuto ai giovani di Jaci, incoraggiandoli ad intraprendere ulteriori e più ambiziose strade verso l’obiettivo di creare nuova imprenditorialità attraverso il confronto col mondo delle imprese operanti e con la realtà degli investitori. Attualmente la community di Jaci è ospitata all’interno del Free Mind Foundry.

Dall’altro lato, i giovani animatori dei progetti di alternanza scuola lavoro promossi in convenzione dal Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, che dallo scorso anno in tre scuole di Acireale (il Liceo Archimede, l’ITC Majorana Meucci e il Liceo San Michele) e in una di Gela (l’ITC Sturzo), stanno portando avanti i percorsi di impresa simulata per permettere agli studenti delle superiori l’acquisizione delle competenze chiave di apprendimento permanente necessarie per creare nuova impresa ma anche per essere più competitivi sul mercato del lavoro: Gabriele Fazio, Angela Gugliotta, Alessandra Misuraca, Daniele Murgo, Danila Pelligra e Giancarlo Sciuto, dottori in Economia Aziendale, sono i primi business coach di queste iniziative di alternanza sull’impresa simulata. A loro recentemente si sono affiancati Giuseppe Coppola, Alessandra La Marca e Salvo Tucci. Sono tutti laureati, provengono dal mondo universitario catanese e nel recente passato sono stati loro stessi startupper e promotori di progetti imprenditoriali prima di impegnarsi nell’organizzazione di contest per le nuove idee e adesso nelle scuole nell’ambito dell’alternanza. Sono più di trecento gli studenti delle superiori che tra Acireale e Gela sono stati avviati negli ultimi due anni ai percorsi dell’impresa simulata. Molti di loro, prima di allora, non sapevano nemmeno cosa significassero i termini business e start up. Adesso hanno preso dimestichezza persino con le analisi swot e i modelli di business che si insegnano nelle aule universitarie e in quelle master.

E’ proprio vero, le strade parallele di chi ha cuore il futuro dei giovani prima o poi si incontrano sempre. Quando si incontrano in luoghi che sono già dentro il futuro, come il campus Free Mind Foundry dove operano Baxenergy e le altre imprese, vuol dire che era proprio destino.

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