Alle pendici dell'Etna il saluto al nuovo anno con cumuli di spazzatura per strada

Cumuli di spazzatura fra Zafferana Etnea ed Aci S.Antonio

Saro Faraci

ACI S.ANTONIO – Il saluto più variopinto di colori al nuovo anno 2018 lo danno i cumuli di spazzatura abbandonata lungo le strade della provincia di Catania, precisamente nelle stradelle intercomunali al confine tra territori appartenenti a municipalità limitrofe. Sono le cosiddette “terre di mezzo” dove nessuno si preoccupa di vigilare men che meno di denunciare; dove gli incivili regnano indisturbati e continuano a proliferare;  dove le amministrazioni comunali giocano a scaricabile perchè la questione non è di loro diretta competenza. Intanto, la spazzatura si stratifica e, complice anche il vento e le condizioni meteo di questi giorni, si sparpaglia un po’ ovunque. Lo spettacolo è indecoroso.

La foto è di ieri, capodanno del 2018, ed è stata scattata nei pressi di Zafferana Etnea, al confine con il comune di Aci S.Antonio, dove la lunga strada che si dirama dalla frazione acese di Pennisi arriva sino alla strada provinciale 8/IV che collega Monterosso a Fleri. Di recente, la stradella è stata inibita al traffico in attesa di adottare più drastici provvedimenti amministrativi che purtroppo tardano ad arrivare. Tuttavia, le auto continuano a transitare ugualmente, poiché la transenna di divieto di accesso è stata spostata; gli incivili proseguono a scaraventare i rifiuti per strada proprio passando per quella bretella di collegamento. E’ retorico dire che cominciano a palesarsi problemi di mancata tutela della salute pubblica.

Sono strade secondarie, ma non per questo poco trafficate. Passerebbe inosservato tutto questo, se non ci fosse la stampa a denunciare l’episodio; qualche settimana fa perfino una tv locale e il quotidiano regionale si erano occupati della vicenda con dovizia di immagini filmati e di particolari fotografici. Nonostante le promesse di intervento da parte delle autorità pubbliche, da allora nessuna novità. Anzi, giorno dopo giorno la situazione diventa più ingarbugliata e per via delle feste natalizie la spazzatura riversa a terra è aumentata considerevolmente.

A complicare la faccenda è la condizione di incertezza amministrativa che aleggia sull’ex Provincia regionale di Catania, oggi area metropolitana di Catania. Non ci sono soldi, non c’è un vertice amministrativo alla guida dell’Ente, si va avanti per inerzia e accumulando gravissimi ritardi. Con la “bomba ad orologeria” della Pubbliservizi, figuriamoci se la questione delle “terre di mezzo” è di primaria importanza per l’ex Provincia. Da parte loro, i Comuni di Aci Sant’Antonio e di Zafferana Etnea non si preoccupano minimamente di trovare una soluzione al problema che, comunque, interessa da vicino sia i loro territori sia la gente che vi abita o che si trova a passare.

Eppure i due Comuni passano per virtuosi nella graduatoria regionale sulla raccolta differenziata. Zafferana Etnea è addirittura al nono posto in graduatoria secondo gli ultimi dati (aggiornati a settembre 2017) dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio e l’incremento della raccolta differenziata istituito presso la Presidenza della Regione con una percentuale che nell’ultimo trimestre è stata del 74,53%; il comune di Aci S.Antonio è più indietro, al 141° posto, con 38,76%. Lo incalza il comune di Acireale dove cresce la raccolta differenziata: a settembre ha registrato una percentuale del 35,76% quando il dato era addirittura inferiore al 10% a marzo del 2017.

I Sindaci dei Comuni di Aci Sant’Antonio Santo Caruso e di Zafferana Etnea Alfio Vincenzo Russo conoscono bene il problema e, sebbene non ci sia una loro diretta competenza in materia, sanno di non poterlo ignorare; nessuno di loro però si è premurato fino ad ora di dare qualche informazione alla stampa sulle ragioni del protrarsi di tale disagio. Siamo alle pendici dell’Etna, in un territorio riconosciuto turisticamente fra i più attrattivi del pianeta. E’ possibile che non si riesca a trovare una soluzione per eliminare il problema?

 

 

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