Ambiente, Fava presenta interrogazione all’Ars. "Nessuna misura concreta, la situazione nel comprensorio del Mela è insostenibile”

PALERMO – “Per troppo tempo la politica ha preferito girarsi dall’altra parte, ignorando richiami e richieste di intervento in una zona dichiarata, già nel 2002, ad elevato rischio ambientale. La situazione ambientale nel comprensorio del Mela, nel messinese, è sempre più insostenibile. Lo sversamento di migliaia di litri di gasolio nel mare antistante i comuni di Milazzo e di San Filippo, avvenuto nei primi giorni di marzo, è solo l’ultimo sfregio, in ordine di tempo, ad un territorio devastato da anni di sistematico sfruttamento e inquinamento”, spiega Claudio Fava, deputato regionale di Cento Passi che sulla vicenda ha presentato con le associazioni che operano nell’area della valle del Mela, una interrogazione al presidente della Regione e all’assessorato al Territorio e Ambiente, guidato da Toto Cordaro.

“In 16 anni – continua Fava – nessuna concreta misura è stata adottata, anche i sistemi di monitoraggio dell’aria risultano inadeguati mentre non si hanno notizie della situazione relativa alla manutenzione degli impianti della raffineria di Milazzo. Proprio la raffineria da cui, stando ai primi accertamenti, proviene il gasolio versatosi in mare e che rischia di inquinare anche il terreno e le falde acquifere della zona”. Nell’interrogazione, Fava sottolinea l’importanza di rapide misure a garanzia della salute dei cittadini e dell’ambiente, interventi che per il deputato “non sono più differibili e che appaiono urgenti soprattutto in una fase in cui al ministero per l’Ambiente è in corso procedura di riesame. Purtroppo – conclude Fava- non ci pare di scorgere particolari segni di interesse da parte della Regione, come tristemente sottolineato dall’assenza di esponenti regionali durante la conferenza di servizi convocata a Roma per discutere della vicenda relativa proprio alla raffineria di Milazzo“.

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