Buona scuola, D'Agostino scrive alla ministra: "Assegnazioni provvisorie e l'algoritmo da correggere"


 
 

PALERMO – “Egregio ministro on. Valeria Fedeli, le questioni che in questi anni hanno riguardato gli organici degli insegnanti sono noti. La “Buona Scuola” ha sì permesso a migliaia di docenti, molti meridionali e siciliani, di avere finalmente la certezza di un posto in organico a tempo indeterminato, ma ha anche costretto migliaia di famiglie ad una incertezza sul proprio futuro. Solo dopo proteste e polemiche infinite negli anni scorsi si è fronteggiato il fenomeno e
la stragrande maggioranza di questi insegnanti coinvolti ha potuto fare ritorno in Sicilia con assegnazioni provvisorie. In fondo non era complicato: è giusto che la cattedra venga assegnata dove è giuridicamente disponibile, è altrettanto giusto e serio che quelle libere e provvisorie (seppure vicino casa) vengano messe a disposizione. Dopo tre anni però permane l’incertezza sui tempi e sui modi.
Le sottopongo, solo a titolo di esempio, una problematica che mi è stata riferita da una rappresentanza di docenti, assunti in ruolo ante Legge 107 in varie provincie Nord Italia, dai quali apprendo e prendo consapevolezza delle notevoli difficoltà e problematiche conseguenti l’errato funzionamento dell’algoritmo nelle fasi della mobilità straordinaria 2016/17 che prevedeva la precedenza su tutti i posti disponibili.
Del resto, anche le più recenti fasi della mobilità hanno visto penalizzati i docenti che ancora una volta non hanno ottenuto l’agognato trasferimento, per l’esiguo numero di posti disponibili e/o perché scavalcati dalle “numerosissime 104”. Tutti i docenti coinvolti nelle polemiche di questi ultimi anni aspirano ad ottenere anche per l’anno scolastico 2017/18, così come avvenuto nel precedente anno scolastico, l’assegnazione provvisoria nella provincia di residenza
per tamponare la situazione pesante, sia dal punto di vista economico che affettivo-emotivo, che affrontano ormai insieme alle loro famiglie da diversi anni, in attesa che il governo nazionale si decida a trovare la soluzione opportuna e definitiva. Le cattedre ci sono, è giusto dunque dare oggi certezza.
Si sottolinea il fatto che i posti per tutti i precari storici da coprire per il nuovo anno scolastico 2017/18 ci sono, basterebbe probabilmente trasformare l’organico di fatto in organico di diritto. Se ci sono altre soluzioni migliori, è compito del Miur sottoporle alla attenzione pubblica: ma subito! La questione ha ormai assunto le dimensioni di un vero e proprio problema sociale, considerato l’elevato numero di famiglie che coinvolge. La problematica è aggravata dal fatto che sono venuti meno quei principi fondamentali di giustizia che devono tenere conto del merito, anzianità di servizio in ruolo e punteggio per titoli acquisiti. Mi sembra opportuno, scontato e oltremodo necessario che l’insufficienza decisionale di questi anni sia prontamente superata nelle prossime settimane. Spero che l’intera classe politica siciliana colga la stessa esigenza di Sicilia Futura nel chiederLe di intervenire con efficienza e rapidità per chiudere una polemica assurda che nel tentativo di fare del bene alla Scuola Italiana, ha finito per far prevalere solo le note negative”.

On. Nicola D’Agostino, (nella foto)  deputato ARS e segretario regionale di  Sicilia Futura

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