Caltagirone: la via di fuga è chiusa, colpa della Città metropolitana


 
 
 
 
 
 
CALTAGIRONE – “La Via di fuga da Caltagirone è chiusa da troppo tempo, con gravi ripercussioni sulla viabilità della nostra città e del territorio. Ma, nonostante l’impegno della Prefettura e i ripetuti incontri da essa promossi per sbloccare la situazione di impasse, la Città metropolitana di Catania, ente proprietario della strada, continua a latitare. Tutto ciò mentre si avvicina a grandi passi l’8 maggio, la giornata in cui a Caltagirone si concluderà la prima delle tre tappe siciliane del Giro d’Italia di ciclismo e in cui sarebbe indispensabile poter disporre, per ragioni di sicurezza, dell’arteria in questione”.

E’ l’atto di accusa del sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo, alla luce della mancata riapertura della Strada provinciale 180 variante, la cosiddetta “Via di fuga”, inibita al traffico, su entrambi i sensi di marcia, dallo scorso 2 ottobre. “Peraltro – spiega il sindaco – da un attento e ulteriore sopralluogo del dirigente e dei funzionari dell’Ufficio tecnico comunale, emerge che la sua chiusura sarebbe dettata da un cedimento della pavimentazione stradale facilmente riparabile con un normale e poco oneroso intervento di manutenzione stradale, mentre non sono stati riscontrati segni di cedimento del giunto stradale posto nella mezzeria del viadotto principale”. Basta davvero poco, quindi, come evidenzia il primo cittadino, “per ripararla e riaprirla”.

“Il sindaco metropolitano – rincara la dose Ioppolo -, avendo la responsabilità su tutta la rete stradale prima di competenza della Provincia, dimostri più attenzione nei confronti dell’intero territorio. Al di là del Faro Biscari c’è tutta un’area, il Calatino – Sud Simeto, che non può tollerare di essere misconosciuta. Se il sindaco metropolitano non è in grado di gestire questa situazione, lo dica apertamente, in particolar modo al prefetto, che ha visto i propri reiterati e apprezzabili solleciti, compiuti in numerosi incontri, rimanere purtroppo senza esito”.

A parlare di “palese inerzia della Città metropolitana di Catania” è l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Sergio Gruttadauria, che stigmatizza le sue “palesi disattenzioni nei confronti del nostro territorio e gli impegni assunti e non mantenuti per la riapertura di un’arteria così importante. E’ la dimostrazione – aggiunge il vicesindaco – di come la riforma delle Province ha purtroppo portato a uno stallo di queste istituzioni. E il nostro rammarico si accresce se pensiamo che, per riaprire la Via di fuga, basterebbe davvero poco”.

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