Catania da record (negativo): s'impenna la Cassa integrazione


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Dato negativo in assoluto per Catania: prima in Sicilia, quinta in Italia per aumento della Cassa integrazione con un balzo del 649,3 per cento a maggio, rispetto al mese di aprile. L’economia è ferma, la ripresa allo stato attuale è un miraggio. Solo il turismo registra un trend positivo. L’aridità dei dati non lascia spazio all’ottimismo, nell’immediato. Ma l’operazione “Cantiere Catania” potrebbe dare qualche risposta positiva: 2,450 miliardi di euro per la realizzazione di 17 plessi scolastici. Una risposta concreta per rimettere in moto il settore produttivo etneo e tutto l’indotto che ruota intorno

Il dato negativo è sottolineato nel periodico Rapporto Uil sulla cassa integrazione in Italia e commentato dal segretario generale, Fortunato Parisi: “Sono rari i “più” nelle tabelle degli indicatori economici nel nostro territorio. E non possiamo certo essere lieti di quello che precede il dato sulla Cig”. Lo studio elaborato dal Servizio Politiche del Lavoro guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy, evidenzia che a maggio la Cassa è diminuita del 14.4 per cento in Sicilia e cresciuta del 70.3 nel Paese. Nella provincia etnea, invece, si è letteralemte impennata. “Ciò è innanzitutto avvenuto – commenta Fortunato Parisi – a causa di una lievitazione di ore di Cig straordinaria, che sono passate da 4mila 416 a 74mila 821. Sono segnali di un sistema produttivo in stato di asfissia per mancanza di infrastrutture e investimenti. Per questo la Uil ha recentemente salutato con favore la firma che avvia i cantieri di ristrutturazione in 17 plessi scolastici nell’ambito del Patto per Catania, ma aspettiamo con ansia la realizzazione dei progetti di maggiore portata strategica, occupazionale e finanziaria”.

Il Rapporto Uil evidenzia come ai dati sulla Cig vadano sommati quelli del nuovo Fondo di Integrazione Salariale-Fis non ancora a pieno regime per ritardi nella lavorazione delle pratiche, fa riferimento anche i “numeri” del periodo gennaio-maggio a confronto con lo stesso periodo del 2016. A Catania, per effetto della progressiva scomparsa della Cassa in deroga, la Cassa integrazione è in calo del 37.9 per cento mentre la media nazionale segna un meno 43.1 e quella siciliana un meno 27.1.

“Questa tendenza al ribasso nel nostro territorio s’è bruscamente interrotta in maggio e ciò deve rappresentare un motivo di allarme tanto per le istituzioni politiche quanto per le organizzazioni produttive”, sottolinea il segretario generale del “Sindacato dei Cittadini”, Fortunato Parisi, che aggiunge: “Il Rapporto Uil fotografa ancora una volta, con oggettività matematica, la condizione di sofferenza che attanaglia questa provincia. Uno stimolo ulteriore alla nostra azione sindacale, per lo sviluppo e la tutela del lavoro. Che significa anche difesa di uno strumento, la Cassa integrazione, da qualcuno messo irresponsabilmente e ripetutamente in discussione. A costoro vorremmo ricordare che nella sola Catania la Cig ha salvaguardato nei primi cinque mesi del 2017 ben 1.323 posti di lavoro”.

Conclude il segretario provinciale della Uil etnea: “Una ragione in più per sostenere la battaglia della Uil di Carmelo Barbagallo in favore di una chiara, urgente, scelta politica che riconosca l’urgenza di non ridurre la protezione sociale e, nel contempo, affronti con coraggio e risorse la questione del rafforzamento della rete delle politiche attive, capaci di offrire concreta speranza a chi non si rassegna a essere un esubero!”, dice Fortunato Parisi.

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