Catania, mare pulito. Quasi.


 
 

CATANIA – “Dopo un sopralluogo con i tecnici dell’Ufficio manutenzioni sia nella zona della Scogliera, sia alla Plaia, possiamo confermare che l’allarme inquinamento per le aree balneabili, pur in presenza di alcune potenziali criticità, va decisamente ridimensionato”.
Lo ha detto l’assessore al Mare Rosario D’Agata sottolineando come sia stato verificato stamattina con l’ing. Fabio Finocchiaro che i canali della Plaia non sversano in mare e che sul canale sotterraneo nei pressi di piazza Europa i lavori di posa di sacchi d’argilla per contenere le acque bianche sono già stati iniziati prima dell’inaugurazione del Solarium. L’intervento inoltre verrà portato avanti in questi giorni dall’Ufficio Manutenzioni fin quando, mercoledì prossimo, non subentrerà la ditta che, dopo la manifestazione d’interesse di dieci giorni fa, risulterà vincitrice dell’appalto per realizzare i lavori sia sulla Scogliera (comprese le aree della Stazione e di via Villini a mare) e sia sui torrenti Arci, Forcile e Acquicella.
“Le opere provvisorie – ha detto Finocchiaro – per impedire che le acque da sotto Corso Italia si riversino in mare nella zona della Scogliera durante il periodo della balneazione, vengono realizzate ogni anno da giugno a settembre. Nello stesso periodo si erigono anche trincee di sabbia, anch’esse provvisorie, per evitare che i torrenti della Plaia, di solito in secca, versino in mare le proprie acque. La situazione viene costantemente monitorata, seguita e integrata fino a settembre con eventuali nuovi interventi. Le criticità riguardano in particolare, come d’altronde da decenni a questa parte, eventuali piogge di una certa consistenza che potrebbero superare gli argini. In quel caso agiremmo vietando la balneazione”.
“Prima dell’apertura del Solarium di piazza Europa – ha commentato il sindaco di Catania Enzo Bianco – ci era stata prospettata una situazione diversa. Va poi ricordato che quest’Amministrazione in tema di inquinamento ha operato in modo risolutivo ottenendo oltre cinquecento milioni di euro per completare le fognature e le opere di depurazione di Catania, come si conviene a una grande città europea, e della vicina Acicastello”.
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