Risse tra lavavetri, le ordinanze ci sono ma nessuno le fa rispettare


 
 
 

CATANIA – Presidiare un incrocio o un semaforo con i vigili urbani è sicuramente un modo per scoraggiare la presenza prima di tutto di singoli accattoni o lavavetri e a maggior ragione del “branco” che circonda gli automobilisti costretti a fermarsi ed a subire l’offerta, o l’imposizione, di servizi: dalla pulizia del parabrezza alla vendita di fazzolletini o altra merce. ma i vigili urbani a Catania sono in numero inadeguato, con un’età media di circa 60 anni, impegnati in attività, forse più “redditizie” per l’Amministrazione comunale, rispetto alla viabilità e al controllo dell’ordine pubblico e del territorio. Alcune aree, quindi, soprattutto quelle con semafori “lunghi” e particolarmente frequentati, come l’incrocio tra via Vincenzo Giuffrida e viale Raffaello Sanzio, sono letteralmente territorio di caccia per gruppi di extracomunitari, o migranti, in prevalenza, che si contendono un guadagno per loro rilevante. Se lo contendono anche a colpi di bastone o di altre armi improvvisate. Ciò che è accaduto domenica scorsa non è certo un fatto isolato e deve fare riflettere.

“Se le strade del centro di Catania sono divenute pericolose, ovvero palcoscenici per cruente lotte etniche tra lavavetri, la colpa è dell’Amministrazione Bianco” Interviene Manlio Messina, consigliere comunale d’opposizione al Comune di Catania, per commentare la vicenda delle violente risse fra lavavetri scoppiate in via Vincenzo Giuffrida. Sotto la precedente Amministrazione Stancanelli, Manlio Messina aveva ottenuto un’ordinanza che vietava l’attività di lavavetri e venditori abusivi su aree stradali ad uso pubblico. Il provvedimento si rese operativo, con grandi e positivi risultati, durante gli ultimi mesi di legislatura del sindaco Raffaele Stancanelli. Con Bianco l’ordinanza venne accantonata. Era il 2014 quando dall’opposizione Manlio Messina tornò alla carica per chiedere al neo sindaco Bianco che fossero presi provvedimenti per arginare un pericoloso fenomeno che minacciava la pubblica incolumità e che si sarebbe certo ingrandito. “Come è solito, il sindaco Bianco è risultato sordo alle nostre richieste – ha dichiarato ancora Messina – il risultato odierno è che, a parte il consistente aumento di lavavetri e venditori abusivi che intralciano il traffico e spaventano gli automobilisti, soprattutto le donne, si verificano violente lotte per spartirsi il territorio. Se in questi ultimi due giorni il numero degli abusivi è diminuito lo si deve ai controlli attuati dalla polizia. Ma per quanto tempo durerà la calma senza provvedimenti seri per arginare il fenomeno? Necessita mettere un freno, ma il sindaco è più impegnato a fare o promettere inaugurazioni di facciata piuttosto che garantire la sicurezza del territorio cittadino”.

“Il violento scontro tra lavavetri in via Vincenzo Giuffrida, alcuni giorni fa, è solo l’ultimo episodio di un’emergenza sociale che per troppo tempo non è stata adeguatamente presa in seria considerazione. In qualità di presidente della commissione comunale alla Viabilità – spiega  Giuseppe Castiglione – da anni raccolgo le lamentele dei cittadini e dei pendolari per segnalare continuamente a Palazzo degli Elefanti un problema di sicurezza con decine di strade invase dai lavavetri. Ad ogni angolo o incrocio piccoli gruppetti “armati” di spazzole e sapone sono appostati pronti a dividersi le varie colonne d’auto quando si fermano. Scattato il rosso comincia l’assalto. La gente praticamente viene accerchiata e non sa più come comportarsi. Catania rischia di trovarsi di fronte ad una vera e propria guerra tra poveri dove, dietro a persone sfruttate, c’è un’organizzazione criminale che lucra alle spalle di uomini e donne che avrebbero bisogno di aiuto, da parte delle istituzioni competenti, e non di altre vessazioni. In via Vincenzo Giuffrida si è assistito ad una vera e propria resa dei conti con l’intera area diventata un “far west” tra lo stupore dei poveri automobilisti che si sono ritrovati al momento sbagliato al posto sbagliato. Per queste ragioni amministrazione comunale e forze dell’ordine devono assicurare interventi decisivi e continuati nel tempo per disinnescare quella che oggi è, a tutti gli effetti, una bomba sociale. Una continua escalation di violenza dove presto ci potrebbe pure scappare la tragedia. Non bisogna dimenticare,infatti, che già un episodio simile a quello di via Vincenzo Giuffrida si verificò a maggio dell’anno scorso in piazza Della Guardia”.

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