Catania - Sicula Leonzio 3-2 Risultato ribaltato in 8 minuti


 
Daniele Lo Porto
CATANIA- SICULA LEONZIO 3-2
Marcatori: 13’ pt Arcidiacono; st. 20’ Bollino, 22’ Curiale , 27’ Pozzebon, 30’ Russotto.
CATANIA (3-4-1-2): Pisseri 6, Aya 5,5, Tedeschi 5,5, Marchese 6; Semenzato 5,5, Da Silva 6, Lodi 6,5, Caccetta 5,5 (1’ st Di Grazia 6); Mazzarani 5,5 (18’ st Curiale 6,5), Pozzebon 6 (32’ st Biagianti s.v.), Russotto 6,5. A disposizione: Martinez; Esposito, Lovric, Bogdan, Djordjevic, Manneh, Bucolo, Biagianti, Rossetti, Anastasi. All. Lucarelli 6,5.
SICULA LEONZIO (4-3-3): Narciso 7; De Rossi 6 (19 st Giuliano 6), Camilleri 6, Gianola 6.5, Squillace 7; Marano 6, Esposito 6, D’Amico 6 (14’ st Gammone 6), Bollino 6,5, Ferreira 6, Arcidiacono 7. A disposizione: Ciotti; Pollace, Monteleone, Giuliano, D’Angelo, Cozza, Bonfiglio, Tavares, Russo. All. Rigoli 6.
Arbitro: Pasciuta di Agrigento 6. Assistenti: Poma e Cortese.
Ammoniti: De Rossi e Lodi per gioco falloso, Russotto e Arcidiacono per reciproche scorrettezze. Calci d’angolo 7-2, Recuperi pt 2’ e st 4’ . Spettatori 5.000 circa, con una numerosa rappresentanza di tifosi ospiti.

CATANIA – Dalla sofferenza alla quasi disfatta e poi ad un’accelerazione che consente di ribaltare il risultato in appena otto minuti. Catania dai due volti: timido e impacciato nel primo tempo e all’inizio della ripresa, devastante negli ultimi 25 minuti, complice anche gli assestamenti tattici effettuati da Cristiano  Lucarelli. In otto minuti il Catania capovolge il risultato e trasforma una bruciante sconfitta in una esaltante vittoria all’esordio stagionale al Massimino, in Coppa Italia. Dallo 0-2 al 3-2 con una girandola di emozioni, frutto di un’ottima prestazione della Sicula Leonzio per 60 minuti, ma anche della capacità di reagire degli etnei, spinti da due cambi che, forse tardivi, hanno trasformato l’assetto tattico e sostenuto una forte spinta caratteriale.

La Sicula Leonzio parte subito a testa bassa e mette in difficoltà il Catania schiacciandolo nella propria metà campo. Le sovrapposizioni di Arcidiacono e Squillace sulla destra seminano il panico in una difesa ancora da sincronizzare. La rete del vantaggio ci sta tutta ed è meritata: corta respinta di testa di Tedeschi su un cross neanche troppo insidioso e Arcidiacono di prima intenzione centra l’angolino basso alla sinistra di Pisseri. La squadra di Pino Rigoli (ex rossazzurro come De Rossi, D’Amico e Arcidiacono in campo, Tavares in panchina) è ben disposta, manovra con più che sufficiente velocità e precisione. L’undici rossazzurro, invece, schierato con un inedito 3-4-1-2, dopo un mese di prove tecniche col 3-5-2, dimostra più di una difficoltà, soprattutto negli ultimi venti metri con la coppia Pozzebon-Russotto che peccano di precisione, mentre Anastasi e Curiale vanno in panchina e l’ultimo arrivato, Francesco Ripa, non è neanche tra i convocati.
Qualche verticalizzazione degli etnei, quando non è fermata dall’attenta applicazione della tattica del fuorigioco, produce un tiro-cross di Russotto per Pozzebon che fallisce la deviazione sotto porta e poi le conclusioni tra le mani del portiere degli stessi attaccanti etnei e di Da Silva. Si va negli spogliatoi con il brivido causato da una fiondata di Bollino dal limite di poco fuori.
Nessuna variazione tattica nella ripresa e andamento della partita invariato. Gli ospiti sfiorano il raddoppio due volte in un minuto: colpo di testa di Camilleri smanacciato in angolo da Pisseri e poi palo pieno di Squillace con tiro in mischia dal limite. Al 20’ gran gol di Bollino su calcio di punizione dalla distanza, ma le sostituzioni di Lucarelli cambiano la partita. Dentro Curiale e Di Grazia per gli spenti Mazzarani e Caccetta. Curiale va subito in gol appoggiando facilmente a porta vuota su uno spunto di Russotto, poi gran botta dalla distanza di Pozzebon che forse viene aiutato da una deviazione di Camilleri e il tris viene concluso da Russotto (nella foto di Giuseppe Sergi, da fb), finalmente più concreto della ripresa che appoggia da distanza ravvicinata sfruttando un perfetto “corridoio” in diagonale di Lodi. Beffa, quindi, per i lentinesi che già pregustavano la vittoria, ma da sottolineare la grande risposta caratteriale degli etnei.

 
(*dlp*)
Daniele Lo Porto

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *