Circonvallazione, caos stazionario: evitate la rotatoria di Nesima


 
 
 

CATANIA – Una bretella per tenere la rotatoria. Sembra essere questa la soluzione per consentire un più celere transito degli automezzi dopo il quarto giorno di caos, in seguito al segnalato “rischio voragine” da parte dei tecnici della Metropolitana che stanno scavando con una enorme “talpa” proprio in quel tratto. Per ragioni di sicurezza, infatti, è stato necessario interdire al transito la parte di rotatoria che era stato riaperto. Di fatto si crea un imbuto in un punto strategico della viabilità in entrata ed uscita da Catania. Gli operai della ditta al lavoro nel cantiere si stanno prodigando per rimettere in  sicurezza strutturale la sede stradale di quel tratto, ma se fossero necessari tempi più lunghi l’assessore Rosario D’Agata ha individuato un “Piano B”: cioè una bretella per far defluire comunque il traffico. Tutto, come scritto, sembrava sotto controllo e invece no.

Tutto sembrava sotto controllo, ma così non è. L’assessore alla Viabilità, Rosario D’Agata, infatti,  aveva comunicato che la rotatoria di Nesima della Circonvallazione, chiusa per prudenza alcuni giorni fa, era stata riaperta parzialmente e non per i mezzi pesanti, poi successivamente si è fatta un’altra valutazione alla luce dei recenti controlli con apposita strumentazione.  Soprattutto – a nostro avviso – sarà necessario prevenire ulteriori rischi di voragini nel proseguo dei lavori, perché non è la prima volta che bisogna intervenire in condizioni di emergenza per evitare danni alla sede stradale con conseguenze che gli automobilisti provano quotidianamente oggi giorno. Che i tecnici della Metropolitana, quindi, siano ancora più prudenti, perché ci si avvicina velocemente al periodo natalizio, con migrazioni di massa verso i centri commerciali a il rischio di restare incolonnati per lunghe ore, prima ancora di precipitare nel “buco nero del Gioeni”.

Queste le considerazioni del consigliere della Municipalità, Erio Buceti: Dieci metri di corsia parzialmente riaperta non può assolutamente cambiare la sostanza. Il solito proclama del Sindaco Bianco che parla di situazione normalizzata non cambia assolutamente la realtà che si vive da quattro giorni in tutta la zona della rotonda di Monte Po. Una mattinata da bollino rosso dove il caos, il concerto dei clacson e le auto incolonnate era continuo. In qualità di consigliere della circoscrizione di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” richiedo ancora al Sindaco Bianco di realizzare un piano del traffico adeguato e completo che tenga conto di tutte le eventuali emergenze legate al flusso veicolare e che permetta di attivare tutte quelle precauzioni e contromisure che consentano di evitare scenari a cui migliaia di pendolari assistono già da tre giorni. Il tempo dei propositi, dei proclami e delle buone intenzioni è finito: servono fatti, servono risposte certe da dare ai pendolari che non hanno più voglia di farsi prendere in giro da questa amministrazione. Da Nesima a Monte Po, passando per San Nullo, Cibali e Trappeto Sud la parte ovest della città è letteralmente in ginocchio vittima di una mobilità che va sistematicamente in tilt. Non solo, a questo punto la preoccupazione dei pendolari è che l’area non verrà aperta ancora per molto tempo visto che gli scavi nel sottosuolo della circonvallazione proseguono. Il rischio, quindi, è che vengano trovati altri punti deboli con conseguenze blocco delle carreggiate. Insomma più passa il tempo, più l’amministrazione mette in evidenza la sua completa impreparazione nel gestire l’emergenza. Quando verrà riaperta completamente al traffico la rotonda di Monte Po? Quando verrà realizzato un piano del traffico adeguato? Domande senza risposta e, nel frattempo, i cittadini aspettano incolonnati sulla circonvallazione.

 
 

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