Comune di Catania, Pinocchio e le bugie da 200 milioni di euro


 
 
 

CATANIA – «Leggendo le parole dell’assessore Andò a proposito della manifestazione di Caserta e del collega Arcidiacono, sento la necessità di dire la mia – afferma Manlio Messina seduto all’opposizione al consiglio e portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-An – Ormai Andò ha indossato lo stesso abito da Pinocchio del sindaco. Sostiene che il buco di bilancio nasce dall’amministrazione di centrodestra, in verità ha origini più antiche, risalenti al 1964-1965. Ma è stato Bianco uno dei fautori della rinegoziazione dei mutui, di cui invece si vanta l’amministratore con interessi enormi che ogni anno i cittadini pagano. Bianco ha acceso mutui per circa 200 milioni di euro per la spesa corrente.«Continuano a raccontare bugie quando affermano di essere i fautori della metropolitana, un’opera che invece è di competenza del Ministero dei trasporti e di FCE. Non hanno nulla da raccontare a questa città sanno solo tagliare nastri di opere realizzate da altri.»

«Piuttosto che contraddire le giuste affermazioni di Caserta e Arcidiacono, – spiega Messina – ha preferito dire barzellette sull’Etnavalley, sul porto di Catania, senza mai dire nulla sulla città. L’amministratore racconta cose dette e fatte da altri enti ma non parla dei 500 mila euro spesi per realizzare una pista ciclabile inutile, degli stipendi delle cooperative dei servizi sociali che non vengono pagati da 9 mesi L’assessore Andò non parla dei centri per anziani che in alcuni casi hanno chiuso perché non c’erano più i soldi; perchè non racconta del mare inquinato e che non ci sono i depuratori? Come mai le strade sono tutte distrutte in città e pensano invece a fare una fontana, costata 1mln 200 mila euro per il muro del pianto? Come mai non racconta che non sono state eseguite derattizzazione e disinfestazione in città perché non hanno i fondi per i servizi essenziali, quando Catania è invasa dalle blatte e dai topi? Per non parlare di tutte le vicende giudiziarie che stanno toccando le amministrazioni Bianco e gli enti governati dalla sua amministrazione.

Non riescono a fare un appalto degno di questo nome, come quello della raccolta rifiuti ancora bloccato mentre la città va avanti di proroghe in proroghe. Stesso discorso per la rimodulazione dei mutui, che fa pagare interessi su interessi per eccessivo uso della cassa: oltre 6 milioni l’anno di interessi l’anno perché vi è una esposizione debitoria nei confronti delle banche mai avuta negli ultimi 15 – 20 anni. Non abbiamo bisogno di un ambasciatore del nord Africa o qualcuno che ci ricordi che Catania è una città accogliente, abbiamo bisogno di un sindaco che si occupi dei poveri catanesi che sono in mezzo alla strada e che ogni giorno tirano a campare. A loro, la politica catanese non dà risposte, la stessa politica catanese che spende 50 mila euro per le tombe dei immigrati mentre le tombe dei catanesi sono a cielo aperto perché non ci sono i soldi per fare un muro e un tetto. Perché, quindi, non racconta della spartizione delle poltrone all’interno delle partecipate per fare favori a qualche politico e segreteria politica e nessuno di questi ha competenze nelle partecipate e producono debiti?»

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