Free Green Sicilia: "a Catania si muore di smog"

CATANIA – “I livelli di smog hanno superato la soglia di allarme, anche a Catania, e il Comune non dice niente”.
Free Green Sicilia, dati alla mano, traccia un quadro cittadino molto preoccupante. “Le tre sole centraline rimaste miracolosamente in vita (in viale V. Veneto, al Tondo Gioeni e in piazza Aldo Moro) l’anno scorso, hanno rilevato per giorni la presenza di sostanze inquinanti pericolose per la salute: ozono O3, polveri sottili PM10, biossido di azoto No2, ma nessuno ha comunicato alla gente i rischi che questi correvano nel muoversi e respirare tali veleni nelle zone a più alto contenuto di smog da scarico di automezzi”, dice il portavoce Alfio Lisi.

Una situazione “intuibile”, in una città “che detiene il primato per il più alto numero di auto pro capite, 700 ogni mille abitanti, e che è quella con meno biciclette utilizzate per andare al lavoro, vista l’assenza di piste ciclabili”.

“Eppure – continua Lisi – basta andare al sito web del Comune, nella pagina dedicata ai rilevamento di inquinanti, per verificare che nel 2017 sono stati superati per oltre 36 giorni i livelli al Tondo Gioeni e 22 a piazza Moro/via Giuffrida, per un totale di 58 giorni, quando la legge obbliga i Comuni a prendere iniziative opportune a fermare tale veleno quando si superano i 25 giorni all’anno. Così come il micidiale PM10, le polveri sottili di 10 micro grammi (ma non vengono misurati quelli da 2 micro grammi ancora più micidiali), ha superato di oltre 19 giorni complessivamente i livelli previsti per legge, 50 mg per m3. Ma questo dato sarebbe falsificato dal fatto che la centralina di piazza A. Moro per quasi sei mesi, la seconda metà dell’anno, non avrebbe dato il dato dell’inquinamento giornaliero da PM 10 e prima di questo avrebbe già registrato un superamento di PM10 per 5 giorni. Per non parlare dei tanti giorni in cui i dati rilevati non raggiungevano di poco il limite imposto per legge e i tanti giorni in cui le centraline non davano dati specifici come già segnalato a mezzo stampa l’anno scorso”.

E poi c’è “l’altro micidiale veleno che è il biossido di azoto No2 che per troppi giorni, come già avvenuto quest’anno insieme al PM 10, ha toccato i livelli di guardia costringendo gli indifesi cittadini a respirarne le esalazioni. Ci aspettiamo smentite da parte dell’amministrazione comunale sui dati sopra riportati”.

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia europea dell’ambiente pubblicati alla fine del 2017, “l’Italia detiene il triste primato europeo di morti dovuti allo smog, ben 82.489 solo nel 2014, dei quali 59.630 a causa delle polveri sottili (i PM 10 e 2.5), 17.290 a causa delle concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e 5.569 a causa dell’ozono a livello del suolo (O3) privando i cittadini italiani di quasi 2 milioni di ore di vita l’anno. Perché – si chiede Free Green Sicilia – il caos da traffico è più importante della salute e della vita dei cittadini e in particolare di quelli con meno difese come i bambini, le donne incinte, i malati cronici e gli anziani?”.

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