Il Catania a Catanzaro per il record di vittorie esterne


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – A volte le sconfitte sono più salutari delle vittorie. E’ il caso del Catania che, dopo la batosta di Monopoli ha cambiato registro, a parte la beffa di Bisceglie, ha dato prova di aver capito la lezione e di essere diventata più matura e cinica. Il 6-0 inflitto alla Paganese ne è la dimostrazione. I rossazzurri avevano già chiuso la partita alla fine del primo tempo (3-0), pur contro una squadra che si è opposta a viso aperto (e forse in questo sta l’errore più grave degli ospiti), senza timori reverenziali e, addirittura, arrivando in zona gol almeno tre-quattro volte. Ma dopo i primi 45 minuti di gioco il vantaggio era già ampio e questo avrebbe potuto fare pensare ad una seconda frazione di gioco con i remi in barca. Così, invece, non è stato. La prova del collettivo e dei singoli è stata di grande generosità fino alla fine, pur su un campo paludoso che ha richiesto uno sforzo atletico aggiuntivo. Tutti gli etnei hanno corso e lottato fino alla fine, senza concedersi pause, distrazioni, cali di tensione. Le reti finali di Barisic e Bogdan (nella foto di Filippo Galtieri da calciocatania.it), ad esempio, ne sono una ulteriore dimostrazione. L’attaccante, schierato esterno sul fronte offensivo, una posizione per lui congeniale (non può certo essere il quinto di centrocampo) è in ottime condizioni: tre reti nelle ultime due partite, tanto per gradire. L’indisponibilità di Caccavallo e Rossetti, l’utilizzo ancora molto parziale di Russotto, gli hanno dato la possibilità di “costringere” Lucarelli a puntare su di lui e non ha deluso. Anzi, il ragazzone sta crescendo, la continuità di gioco gli dà autostima e sarà una carta sicuramente utile da qui fino alla fine del girone di ritorno e, eventualmente, nei play off arriverà perfettamente rodato. Stesso discorso per Luka Bogdan che domenica, con una rete, la seconda in campionato, ha festeggiato con un giorno di anticipo il suo ventiduesimo campionato. Ormai non si limita più a bloccare gli attaccanti avversari, ma cerca con sempre maggiore esperienza e pericolosità la porta avversaria sulle palle inattive. Di Biagianti, Manneh, Mazzarani, Lodi, Curiale ci sarebbe ben poco da dire: hanno disputato tutti la partita perfetta. Solo un pizzico di rammarico per Kalifa: se avesse calciato in porta alzando la traiettoria piuttosto che a pelo d’erba, o meglio di pozzanghera, avrebbe fatto gol, evitando il salvataggio sulla linea di un difensore campano. Ancora non ha quella vocazione “gollifera” che il tecnico Cristiano Lucarelli gli vuole “imporre” da qui alla fine del torneo, quando insieme a Bogdan potrà essere messo sul mercato con una valutazione di diversi milioni di euro.

Da oggi comincia la preparazione in vista della trasferta che si giocherà a Catanzaro, sabato pomeriggio. Per esigenze televisive la partita è stata anticipata alle 16,45: sarà trasmessa da Sportitalia. Sempre per consentire la diretta tv è stata invece posticipata a lunedì 9 aprile, ore 20,45, Catania-Juve Stabia che andrà su RaiSport.

Dal Giornale di Sicilia

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