Il derby nel deserto


 
 
 
| Daniele Lo Porto |

CATANIA – Nelle ultime dieci partite i rossazzurri hanno vinto solo due volte e pareggiato una, poi sette sconfitte che hanno compromesso gli sforzi compiuti nel girone d’andata per colmare l’handicap di sette punti. E l’ultima impresa in trasferta è stata compiuta a Messina, in occasione di un derby che già all’andata aveva riservato tante delle rare gioie di questo torneo  con esplosione di Andrea Di Grazia (nella foto), autore di un’incredibile tripletta.

Mister Giovanni Pulvirenti si affida a quella residua parte di orgoglio rimasto sotto le maglie per giocare nel migliore dei modi l’ultimo derby di stagione, questa volta contro il Siracusa, che al contrario, ha riservato delusioni in serie agli etnei, prima in Coppa Italia e poi nell’andata.

Ma è un Catania sempre più incerottato, nel morale e nel fisico, quello che domenica scenderà in campo al Massimino, in uno stadio che si preannuncia spettrale. Mancheranno i tifosi aretusei per motivi di ordine pubblico (accesa rivalità con i “colleghi” catanesi), ma soprattutto mancheranno i supporter di casa, a parte gli ormai pochi fedelissimi della B e il gruppo organizzato della Sud, mentre la Nord è già assente da un paio di mesi, in apertura rottura con la dirigenza attuale e con la proprietà, al quale viene addebitata, comprensibilmente, la picchiata dalla A alla palude della Lega pro.

Doppio allenamento mercoledì e ieri a Torre del grifo. Pulvirenti cerca di forzare un po’ il ritmo, ma la squadra è scarica, gambe molli e polmoni vuoti. Non c’è, insomma, da stare allegri. Non è certo confortante il rientro in gruppo del centrocampista Saro Bucolo, l’artigliere di centrocampo, che avrà probabilmente da solo l’onere di infastidire la manovra offensiva prima che questa si sviluppi in area di rigore. Biagianti è ancora ko e non ci sono altre alternative valide, se non giovanissimi di buona volontà e poca esperienza, come Manneh, Mbodj, Di Stefano sono ragazzi che potranno fare bene in prospettiva futura, ma adesso rischiano di bruciarsi in una situazione non certo incoraggiante.

Andrea Russotto continua a svolgere un lavoro differenziato. Almeno lui potrebbe vivacizzare l’azione rossazzurra, spesso affidata al passo lento di Mazzarani, che resta comunque il migliore marcatore con un bottino di otto reti, e alle giocate di Di Grazia, spesso destinate a cadere nei numerosi “buchi neri” del campo. Pulvirenti spera anche nel risveglio di Pozzebon e Tavares che continuano ad essere preferiti a Barisic, che quanto meno sgomita. Il Catania ieri ha svolto  a Torre del Grifo, la seconda doppia seduta settimanale: in mattinata, esercitazioni tattiche e tiri in porta; nel pomeriggio, riscaldamento e partitella. A riposo precauzionale Mbodj, lavoro differenziato per Fornito, Gil e Russotto. Oggi  un allenamento pomeridiano e conto dei disponibili.

Sarà il signor Antonello Balice, della sezione A.I.A. di Termoli, l’arbitro della gara Catania-Siracusa, valida per la trentasettesima giornata del Girone C del Campionato Lega Pro 2016/17, in programma domenica 30 aprile alle ore 14.30 allo stadio “Angelo Massimino”. Con il direttore di gara, gli assistenti Alberto D’Alberto (Teramo) e Luca Solazzi (Avezzano).

Dal Giornale di Sicilia

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *