Vogliamo vincere, vogliamo vincere


 
 
 
 

CATANIA – Pietro Lo Monaco ci crede, Giovanni Pulvirenti anche. Ma dovranno essere soprattutto gli atleti rossazzurri oggi pomeriggio a crederci, così come hanno creduto di poter vincere, e poi ci sono riusciti in modo netto, appena otto giorni fa contro il Siracusa. Oggi devono necessariamente concedere il bis contro la Casertana per centrare l’obiettivo play off. La vittoria è il risultato che toglierebbe qualsiasi preoccupazione, mentre il pareggio sarebbe vincolato agli esiti degli incontri di Fidelis Andria e Fondi. Paradossalmente anche la sconfitta potrebbe bastare se gli avversari diretti non faranno di meglio. Certo, una situazione rocambolesca che si sarebbe potuta evitare se il lungo tunnel di cinque sconfitte fosse stato appena illuminato da un punticino, raccattato in qualche modo. Ma è andata così.

In questa ultima trasferta del campionato regolare, mister Giovanni Pulvirenti si trova in condizioni di ulteriore emergenza: solo 18 atleti a disposizione, considerati anche i recuperati in extremis Gil e Russotto, che avranno quindi un’autonomia limitata, così come Baldanzeddu che è rientrato in campo domenica scorsa dopo un’assenza di circa tre mesi e nelle gambe non ha i 90 minuti e forse neanche i 45.

Formazione dettata, quindi, più dalla necessità che dalla libera scelta in un organico che da gennaio in poi si è ristretto progressivamente anche a causa di infortuni di lunga durata, come quelli attuali di Biagianti e Di Cecco, ai quali si sono aggiunti Fornito e Piermarteri. Indisponibili oggi anche Parisi, squalificato, e il secondo portiere Martinez, al quale è morto il padre la settimana scorsa.

“Nei play off ci credo, ma il problema è anche in che condizioni affrontare il primo turno”, si è lasciato scappare Pietro Lo Monaco, che se da un punto è più che soddisfatto per l’esito del “campionato del bilancio”, con il recupero di circa 10 milioni di passività, non lo è altrettanto per quello sportivo, con una posizione in classifica – penalizzazione a parte – ben al di sotto delle aspettative.

“Giochiamo per un risultato: la vittoria. E’ l’unico che ci darà la certezza di accedere ai play off, indipendentemente dai risultati delle altre squadra.  Noi dobbiamo scendere in campo per vincere: se lo si fa con un’idea di sviluppo ben precisa è un altro discorso. L’obiettivo principale è quello di far male agli avversari: faremo una partita intelligente ed equilibrata, ma quando abbiamo l’opportunità di segnare dobbiamo fare gol, perché la classifica ci dice che solo con una vittoria possiamo essere certi dei Play off”.

Giovanni Pulvirenti svela senza reticenza i programmi del Catania, che d’altronde non possono essere condizionati a ragionamenti diversi. Il tecnico si ritrova, per di più, con un organico ridotto e con alcuni atleti non in perfetta condizione.  “Baldanzeddu è in fase di recupero, ha giocato quindici minuti settimana scorsa ed era da tanto che non giocava: anche in quel caso bisogna essere scrupolosi nella gestione dopo un lungo stop. Ma abbiamo tante situazioni simili. Gil e Russotto? Decideremo solo subito prima della partita: sono due aspetti diversi. Sul piano tattico abbiamo provato tanti schemi con la palla inattiva, sia a favore che contro.  I nostri attaccanti, come tutti, vivono per il gol.  E non pensate che non ne soffrano. Stanno lavorando per la squadra e questo è positiv.o”.

Per quantoriguarda l’avversario, la Casertan, e la partita che vale veramente una stagione, Pulvirenti sottolinea che: “Sarà una partita lunga: dobbiamo essere bravi, intelligenti, perspicaci e dobbiamo mettere tutto ciò che abbiamo dentro in questo momento, malgrado le assenze. Giocare in trasferta  non dovrebbe pesare particolarmente: nel corso della stagione  stagione questa squadra ha vissuto tante fasi legate a diverse problematiche, vedi gli infortuni. Non è stato sempre facile trovare un certo equilibrio, ma credo che questa formazione abbia trovato un pensiero comune. La Casertana sarà agguerrita: ha cambiato allenatore e ha tante motivazioni, e non sappiamo quale sistema di gioco attuerà. Non abbiamo delle certezze e non abbiamo potuto preparare al meglio la gara in funzione dell’avversario. Con  so con che spirito scenderanno in campo dopo questi ultimi giorni:  non posso dare giudizi su qualcosa che non vivo e non conosco”.

Ieri mattina, intanto la squadra ha perfezionato la rifinitura allo stadio comunale “Romolo Di Magro” di Montalto Uffugo: concluso il riscaldamento, esercitazioni tattiche e calci piazzati. Nel pomeriggio, partenza per la Campania in vista della sfida alla Casertana.

Caserta, stadio “Alberto Pinto”, ore 17,30

CASERTANA (4-3-3): Ginestra; Finizio, Rainone, Lorenzini, Diallo; De Marco, Magnino, Giorno; Orlando, Corado, Ciotola. A disp.: Fontanelli, Colli, De Filippo, Moretta, Petricciulo, Taurino, Carriero. All: Esposito

CATANIA (4-4-1-1): Pisseri; De Rossi (Baldanzeddu), Gil, Marchese, Djordjevic; Di Grazia, Bucolo, Scoppa, Manneh; Mazzarani; Pozzebon. A disp.: Spataro, Mbodj, Baldanzeddu, Di Stefano, Russotto, Barisic, Tavares. All: Pulvirenti ARBITRO: Giua di Olbia “

Daniele Lo Porto

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  1. Caro direttore , questo mio ultimo intervento vuole essere un addio e non un arrivederci . Il Catania e`ai ply-off , come pronosticato da quel ” mago ” di Pietro Lo Monaco , che adesso ritornera` a tuonare contro quanti hanno ” gufato ” contro i rosso-azzurri ( per il momento e` completamente assente dalla scena come se si fosse volatilizzato chi sa dove per nascondersi dalla vergogna di un campionato fallimentare). Insomma , un momento di euforia per cacciare le ” streghe ” della disfatta per un torneo condotto come non mai era successo per i colori rosso-azzurri . Umiliazioni a catena anche in un campo dove , per gli avversari , faceva piu` paura il tifo assordante dei tifosi che non le giocate dei calciatori di casa . Tutto questo e` venuto a mancare per la ancora inspiegabile situazione societaria . Un lato positivo tuttavia bisogna ammettere esiste e non e` cosa da poco : le interviste rilasciate dopo la partita di Caserta dai vari giocatori etnei . In loro traspare veramente la voglia di riscatto per un finale , come siamo soliti dire noi catanesi , ” co bottu ” . E se lo dicono i giocatori dobbiamo crederci . Il terribile “tsunami’ che ha colpito la squadra catanese sembra essere svanito per sempre . Io ci credo e quindi chiudio con un FORZA CATANIA .

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