Monopoli - Catania 3-0 Ancora un'umiliazione


 
 
 
 
 
 
 | Daniele Lo Porto |

Perdere si può perdere, ci mancherebbe, e poi  il Catania ormai ci ha fatto anche l’abitudine. E’ il modo  di perdere che umilia e preoccupa. Gli etnei hanno miracolato un’altra formazione: dopo il Melfi che perdeva da undici partite consecutive e al Massimino trovò una vittoria inaspettata, adesso è toccato al Monopoli che non ottenere i tre punti sul proprio terreno dal dicembre scorso. La prestazione dei rossazzurri è stata ancora una volta inqualificabile e non ci si può sempre appellare alla assenze più o meno importanti, che comunque questa volta c’erano ed erano tante. E non si può dire – come continua a fare Giovanni Pulvirenti – che “fino al…abbiamo giocato bene”. Il Catania ha peso nettamente una partita che doveva concludersi in altro modo, contro una formazione modesta che si è autoesaltata ed alla fine ha quasi maramaldeggiato su Di Grazia e compagni. Risultato netto, che ci sta tutto e determinato anche dai clamorosi errori in fase conclusiva di Mazzarani (che ha sbagliato due occasioni piuttosto semplici) e di Pozzebon che d teta a tre metri è riuscito a deviare il pallone oltre la traversa, quando avrebbe potuto riportare il risultato in parità. ma al di là degli errori clamorosi si vede che la squadra non c’è e non c’è mai stata, né nel gioco, né mentalmente. Si riescono a sbagliare passaggi di cinque metri ed a regalare la palla agli avversari addirittura su fallo laterale. la difesa trema su ogni calcio piazzato e anche l’impeccabile Pisseri ha dimostrato segni di cedimento. Nella seconda rete non è stato impeccabile, complice anche la confusione davanti lui e un rimbalzo della sfera.

Poi a guardare la classifica non sembra essere cambiato molto, nonostante la sconfitta: l’undicesimo posto resta lì, a due punti, ma adesso il Catania è attaccato alle spalle dal Messina e dalla Reggina, rispettivamente a uno e due punti. ma la cosa più importante è la salvezza anticipata: gli etnei, infatti, hanno evitato il rischio dei play out. sarebbe stata un’altra beffa.

Adesso c’è il Siracusa: abolita la giornata rossazzurra, per fortuna, altrimenti si sarebbe giocato in uno stadio interamente vuoto e sarebbe stato paradossale. Sfogliamo velocemente il calendario e che la dirigenza pensi già alla prossima stagione, dopo il fallimento sportivo di questo campionato.

MONOPOLI-CATANIA 3-0

MARCATORI: 40′ Esposito, 22′ st′ Ricucci, 45′ Genchi

MONOPOLI (4-3-3)  Furlan 6;  Carissoni 6,  Esposito 6,5,  Bacchetti 6,  Mercadante 6;  Franco 5,5 (13′ st Ricucci 6),  Nicolini 6,  Mavretic 6,5;  Genchi 7 (45′ st Bei s.v.),  Montini 6,5,  Pinto 6 (38′ st Sounas). A disposizione:  Pellegrino,  Figliola,  Ferrara,  El Friyekh,  Vuthai,  Parker,  Balestrero,  Padalino,  Cavagna. All. Zanin 6,5.

CATANIA (3-5-2)  Pisseri 5,5;  Mbodj 5,  Marchese 5,  Djordjevic 5,5;  Parisi 4,5,  Di Stefano 5,5 (13′ st Russotto 4,5),  Scoppa 5,  Mazzarani 4 (26′ st′ Barisic 4,5),  Manneh  4,5 ( 34′ st Bucolo 4,5);  Pozzebon 4,  Di Grazia 4,5. A disposizione: 1 Martinez, 2 Bonaccorsi, 26 De Rossi, 7 Maccioni, 8 Rizzo, 35 Tavares. All. Pulvirenti 4.

ARBITRO: Robilotta  di Sala Consilina 6

AMMONITI: Furlan

0 Comments

  1. Direttore , parli di futuro citando la dirigenza che esiste solamente sulla carta ma no nel prendere decisioni . Vedrai gentilissimo direttore ; da oggi saranno concessi piu` poteri a Pietro Lo Monaco unico personaggio ben visto da chi possiede la maggioranza azionaria del C.C.Catania ma sbattuto fuori a pedate nel sedere da altre societa`dove ha cercato di prestare la sua opera . Come dire : ” cane non mangia cane ” . Un’annata da scordare velocemente per come e` stato infangato il buon nome del Catania e di Catania . Giocatori presentati come fenomeni che hanno scordato (VOLUTAMENTE ?)come si gioca al pallone .Girotondo di allenatori sconosciuti . Tifosi indispettiti e irrecuperabili finche` continueranno a esistere queste condizioni di completo assenteismo e abbandono societario . Mi sarebbe molto gradito un tuo commento . Grazie per l’ospitalita` .

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