Made in Sicily. Da lunedì 19 giugno cinque seminari per scoprire come la sicilianità incontra il business

CATANIA – Prende il via lunedì 19 giugno alle 16.00 alla Camera di Commercio di Catania il ciclo di seminari dal titolo “Made in Sicily” organizzato dall’ente camerale e dal corso di laurea in Economia Aziendale dell’Università di Catania. Destinato principalmente agli studenti quale attività extracurriculare, ma aperto pure a quanti sono interessati al tema, il ciclo di seminari – cinque incontri in tutto, due dei quali si terranno alla Camera di Commercio, altri tre a Palazzo delle Scienze sede del Dipartimento di Economia e Impresa – intende affrontare il tema della sicilianità nel mondo del business, delle opportunità di internazionalizzazione del brand Sicilia, della prospettiva di attirare nuovi mercati puntando in modo rinnovato sui valori della tradizione, della qualità, dell’ospitalità che sono tipici dei prodotti e dei servizi “made in Sicily”.

Ideatori di questo ciclo di seminari sono il prof. Rosario Faraci, presidente del corso di laurea in Economia Aziendale, e il segretario generale della Camera di Commercio dott. Alfio Pagliaro. Il primo, autore con la collega Sonia Giaccone dell’Università di Catania di uno studio sugli effetti economici del “made in Sicily”, è interessato a far conoscere ai giovani universitari una realtà diversa della Sicilia che fa impresa, caratterizzata da piccole e piccolissime realtà le quali, in vari comparti dell’economia (dal turismo all’agricoltura, dall’artigianato ai servizi, dalla cultura al digitale), stanno contribuendo attivamente a promuovere il brand della Sicilia soprattutto nei mercati esteri. Il dott. Pagliaro, unitamente ai dirigenti e ai funzionari che da sempre lo collaborano, è più interessato a mettere in rete gli imprenditori locali nei vari settori, molti dei quali hanno già aderito negli anni alle iniziative della Camera di Commercio in materia di promozione, export e sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.

Il seminario di lunedì 19 giugno sarà aperto dagli indirizzi di saluto del dott. Roberto Rizzo, commissario della Camera di Commercio di Catania, e della professoressa Michela Cavallaro, direttore del Dipartimento di Economia e Impresa. E’ stato invitato pure il Rettore dell’Università il prof. Francesco Basile. A seguire, gli interventi dei professori Rosario Faraci e Sonia Giaccone, autori dello studio sul “made in Sicily”, e del dott. Alfio Pagliaro, segretario dell’ente camerale. Poi sarà la volta di quattro “champions” della sicilianità che, moderati dal direttore di Sicilia Network Daniele Lo Porto, si alterneranno al tavolo dei relatori per raccontare le loro storie su come la sicilianità ha incontrato il mondo delle imprese, il lavoro quotidiano si è arricchito dei valori della sicilitudine, la creatività e l’innovazione hanno intersecato la tradizione, i principi e i valori tipici della Sicilia, oltre i canoni di una sicilianità che spesso all’estero nell’immaginario collettivo degli stranieri è riconducibile a pochissimi stereotipi.

Invece, non sono affatto stereotipate le storie di Salvo Filetti, Ciccio Mannino, Riccardo D’Angelo e Andrea Passanisi, i “champions” della sicilianità che parleranno lunedì alla Camera di Commercio. Salvo Filetti, fondatore con Renato Gervasi di Joyacademy-Compagnia della Bellezza, ha rilanciato con stile e professionalità il concetto di bellezza nel mondo dell’hair style, diventando presto un ambasciatore del “made in Sicily” e un punto di riferimento internazionale nel settore dei parrucchieri. Ciccio Mannino è il promotore di Officine Culturali, l’iniziativa voluta dall’Università di Catania per la fruizione intelligente dei beni culturali, e adesso si accinge a lavorare al tavolo tecnico che sosterrà la candidatura di Catania a capitale europea della cultura nel 2020. Riccardo D’Angelo ha fondato Edisonweb, una società informatica con sede a Mirabella Imbaccari, che con l’iniziativa MVmant ormai è diventata negli Emirati Arabi un punto di riferimento prezioso nel campo della mobilità sostenibile, dopo aver sbancato qualche anno fa la città di New York con una originalissima iniziativa in collaborazione con i famosi taxi drivers della metropoli americana. Andrea Passanisi, attuale referente di Coldiretti Giovani a Catania, dopo la laurea in Giurisprudenza  ha deciso di investire tempo, competenze e denari nell’agricoltura e, in un business nuovo qual è quello dei frutti tropicali, sta rilanciando con Sicilia Avocado l’immagine della nostra terra nel mondo. Quattro storie di successo che possono servire da esempio per quanti, giovani e meno giovani, credono ancora che la Sicilia abbia tutte le carte in regola per giocarsi reputazione e credibilità a livello internazionale.

Storie interessanti e coinvolgenti come quelle che saranno presentate nei seminari successivi, dedicati al turismo e alla cultura dell’ospitalità (il 20 giugno, a Palazzo delle Scienze), al brand Etna e al vino DOC di questo territorio (il 21 giugno, sempre a Palazzo delle Scienze in corso Italia 55 a Catania), all’agricoltura e alla riscoperta della terra (il 27 giugno, ancora a Palazzo delle Scienze). Si chiuderà infine il 28 giugno, nuovamente alla Camera di Commercio, con l’attesissimo incontro su Digital & Social Sicily, dedicato al mondo delle start up e alle nuove iniziative imprenditoriali giovanili che stanno aprendo una nuova pagina di Speranza nel modo di fare impresa nel nostro territorio.

Il ciclo di seminari, organizzato dalla Camera di Commercio e dall’Università di Catania, è supportato da Sicilia Network, media partner di tutti gli eventi, da Sicilia Convention Bureau l’organismo promosso da Unicredit nel campo degli eventi e dei congressi, da Siculamente l’azienda artigianale di Comiso che sta promuovendo l’immagine della Sicilia con originalissimi capi d’abbigliamento, dal portale dei servizi matrimoniali Madisì inventato da Aurelio Trubia e infine dal social network La Liscia Catanese di Andrea Carollo.

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