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CATANIA – C’è da riscattare la sconfitta dell’andata, ma soprattutto è necessario darsi e dare almeno una soddisfazione prima della fine del campionato. Anche perché la vittoria terrebbe in piedi le residue speranze, o illusioni, di poter comunque accedere ai play off. Con quali prospettive di andare avanti è ben facile immaginarlo. E, elemento da non dimenticare, anche se svuotato di gran parte dei significati: si tratta di un derby.

Poco sentito, tutto sommato, anche se nella partita di Coppa e poi in quella del girone d’andata non sono mancati episodi e polemiche che hanno surriscaldato il confronto tra le squadre e potrebbero portare al divieto di trasferta per i supporter azzurri. Ed è già scontato che l’incontro si giocherà in uno stadio desolatamente deserto. Il club etneo, con un raro segno di lucidità, ha deciso di annullare la “giornata rossazzurra” che avrebbe comportato il pagamento del biglietto anche per gli abbonati, ma questi in gran parte (sono 5.000) già da tempo hanno rinunciato al loro posto. Dai 10.000 spettatori contro il Matera, quando si inseguiva il sesto posto, nelle ultime partite i presenti non sono mai stati più di 2.000-2.500 con la totale diserzione dei gruppi organizzati della Curva nord, mentre la Sud ha deciso di continuare a sostenere la squadra per tutta la durata della partita, non rinunciando però alla contestazione nei minuti finali a risultato, negativo, ormai acquisito.

Il Catania, intanto, ieri pomeriggio ha ripreso la preparazione, dopo la batosta, l’ennesima, di Monopoli. La dirigenza finalmente ha deciso di prendere un provvedimento punitivo per la squadra, svogliata e impotente davanti a qualsiasi avversario: ritiro fino a domenica a Torre del grifo. Tutti insieme, non appassionatamente, per cercare di ritrovare un po’ di concentrazione e qualche residuo di buona volontà, ingredienti che negli ultimi due mesi sono stati totalmente assenti nella squadra rossazzurra. Nove partite, sette sconfitte. Dopo la beffarda sconfitta ad Agrigento, con il rigore sparacchiato malamente da Mazzarani  (nella foto nel suo ultimo gol stagionale) al 92’, è iniziata una discesa prima graduale, nelle ultime giornate precipitosa e inarrestabile. Il Catania è uscito dalla zona play off e adesso si ritrova al dodicesimo posto, nonostante tutto: teoricamente potrebbe ancora sperare. Ma è necessaria una prova tattica e di carattere convincente contro un Siracusa che, invece, va avanti come un treno: 22 punti nelle ultime dieci partite e l’accesso al girone promozione conquistato senza particolari problemi.

Ieri, intanto, primo allenamento settimanale, nel pomeriggio, per il Catania. Il ritiro in vista della sfida al Siracusa è iniziato con una seduta  caratterizzata da un lavoro di resistenza specifica, seguito da una serie di partite ad alta intensità. Indisponibili i rossazzurri non convocati per la gara con il Monopoli, differenziato per Bucolo e terapie per Russotto. La preparazione proseguirà domani e giovedì con due doppie sedute, venerdì con una sessione pomeridiana e sabato mattina con la rifinitura, seguita dalle convocazioni.
Daniele Lo Porto
Dal Giornale di Sicilia

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