Milano antiterrorismo: la proposta tutta naturale di Stefano Boeri

|Martina Pumo|
MILANO – Milano si difende, sfoggiando il lato protettivo che da sempre la contraddistingue. Nelle zone centrali, da San Babila fino in Piazza Duomo passando per la Galleria Vittorio Emanuele II, grosse barriere di cemento, chiamate new jersey, sono apparse dopo gli attentati che in questi giorni hanno fatto tremare il mondo. Un atto protettivo, verso cittadini e turisti, per fermare i possibili attacchi all’Italia e a Milano stessa. Eppure, non tutti ci stanno, non tutti vogliono arrendersi alla paura. Il creatore del Bosco Verticale, caratteristico grattacielo immerso nel verde, Stefano Boeri ha avanzato la sua proposta nelle ultime ore sui social: un aiuto dalle querce. Si apre così il post in cui propone un’alternativa alle barriere di cemento, Boeri chiede che vengano piantate querce e alberi, la natura stessa contro il terrore, proprio lì dove ora grossi pezzi di cemento proteggono i passanti. Natura contro paura. “I terroristi vogliono rinchiuderci nelle nostre case; sperando di costringerci a rinunciare a vivere i luoghi collettivi e gli spazi pubblici delle nostre città. Bene, io credo che alla loro follia disperata – oltre che con gli strumenti fondamentali della prevenzione e del controllo – dovremmo rispondere anche con un uso accurato della bellezza naturale e del suo valore simbolico.” Piante e bellezza naturale contro chi vuole costringerci a chiuderci in casa, soggiogati dalla paura, la forza della natura come barriera naturale. Un nuova città: così la definisce. Sconfiggendo la paura con la speranza e la vita. Una proposta, quella di Boeri, visionaria eppure, in questo momento storico così frenetico, potrebbe divenire la scelta più simbolica e appropriata da attuare.

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