MISTERBIANCO – I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco “hanno arrestato nella flagranza il 41enne catanese. Daniele Giuseppe Di Stefano, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. L’uomo è uno dei protagonisti della protesta in Cattedrale a opera di alcune famiglie delle periferie che, da mesi, dormono nell’edifico sacro..
La scorsa notte, una pattuglia, durante il controllo del territorio, ha sorpreso l’uomo mentre asportava dei cavi di rame e tubi d’acciaio all’interno di un cantiere edile in Contrada Pezzamandra. La refurtiva, quantificata in oltre 300 kg di rame ed alcune centinaia di kg di materiale ferroso , è stata restituita al responsabile della ditta edile. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima”.
Il Pm Andrea Ursino dopo l’arresto ha emesso un decreto motivato di liberazione “ritenuto che – si legge nell’atto – pur essendo stato il provvedimento restrittivo legittimamente eseguito, questo Pm che procederà ad ulteriore corso con richiesta di convalida, non ritiene, per le circostanze e modalità del fatto e per le condizioni soggettive del reo, di richiedere l’applicazione di misure coercitive”.
“L’arresto da parte dei carabinieri per furto aggravato di rame del principale animatore della protesta nella Cattedrale di Catania fa comprendere, se ancora ce ne fosse bisogno, l’altissimo livello di strumentalizzazione di questa vicenda – ha dichiarato il consigliere comunale, Francesco Petrina (Con Bianco per Catania) in cui sono state cinicamente utilizzate anche molte persone che vivono nel disagio e vanno aiutate. L’episodio serve a valutare dunque anche l’operato di personaggi che hanno, se non animato, in qualche modo difeso la protesta, cavalcandola, addirittura, dietro le quinte. A fronte di certi atteggiamenti ambigui, si conferma la correttezza della linea di legalità tenuta dal Comune di Catania, con il supporto ai cittadini a presentare domanda per il Reddito di Inclusione e per l’accesso alle graduatorie per gli alloggi popolari”.
