Pasquetta o festa con i defunti?


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Ha suscitato stupore, rabbia, pena, deplorazione, vergogna, indignazione la notizia di una allegra famiglia catanese, adulti, bambini e cani al seguito, che non ha trovato di meglio che trascorrere al Cimitero militare inglese di Bicocca la Pasquetta per la classica scampagnata fuori porta. E, forse nel loro caso, proprio di “fuori porta”si è trattato, perchè probabilmente non si sono allontanati troppo da casa. Magari quel bel prato verde, perfettamente mantenuto, era troppo invitante, il posto isolato, pulito, tutto sommato non frequentato e pulito, a parte il vialetto d’accesso. Insomma, il luogo ideale, non certo come il boschetto della Plaja, dove ci vanno i mai mao – avrà pensato l’allegra famiglia – o la pinetina dei Monti Rossi, lontana un’ora e passa di auto in una giornata come quella di Pasquetta e poi, anche lì, piena zeppa di mao mao.

E, infatti, la famigliola sponsorizzata, come mostrano le foto, ha reagito pare non proprio benissimo, all’insolente invasione della loro privacy da parte di due signori che avevano pensato, per evidente mancanza di educazione, di andare a portare un fiore e una preghiera sulla tomba di un congiunto, morto poco più che ventenne nella battaglia del ponte Primosole, nel luglio-agosto del 1943. Inconcepibile: pensare ai morti in un giorno in cui solitamente i vivi si concedono buona parte dei piaceri della vita, appunto.

Diverse volte ho visitato il Cimitero inglese di Bicocca, un luogo che ad un essere umano di pur limitata sensibilità, dovrebbe suggerire rispetto e silenzio, se non addirittura commozione. Un luogo che sembra estraneo, lontano al degrado circostante, degrado che prima era solo materiale e, adesso, è anche morale.

“La maleducazione di tanta gente non conosce confine o ritegno. Ieri si è assistito all’ennesimo gesto sconsiderato da parte di qualcuno che non ha avuto rispetto nemmeno per la memoria dei morti che hanno sacrificato la propria vita per liberare l’Italia dal Nazifascismo durante la seconda guerra mondiale. La foto di una famiglia che fa tranquillamente un pic-nic di Pasquetta all’interno del cimitero di Guerra del Commonwealth di Catania, a poca distanza dalle lapidi, con tanto di coperte stese per terra e con cane al seguito non può passare inosservato sopratutto perchè i visitatori inglesi venuti lì per tributare un saluto ai propri cari si sono visti respingere al mittente in modo assolutamente maleducato ogni tipo di rimprovero e richiamo al decoro che posti come questo meriterebbero. In qualità di consigliere comunale  Giuseppe Catalano si sta attivando immediatamente con il dottor Lunetta, responsabile delle relazioni esterne della vase Nas di Sigonella, e con l’assessore alle Politiche Scolastiche del comunale di Catania Ausilia Mastrandrea per creare una serie di iniziative, insieme ad alunni e associazioni, che mirino a ridare decoro a questi luoghi e proteggerli dal degrado e dall’abbandono incontrollato dei rifiuti nella parte esterna al cimitero”.

Una reazione di indignazione quella del consigliere comunale, forse l’unica, mentre sui social i buonisti in servizio permanente effettivo si sono esibiti, tra il serio e il faceto, in scusanti e spiegazioni culturali e sociali. In fondo, che male c’è?

 

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  1. Per favore non chiamate chi scusa questi maleducati “buonisti”, un brutto neologismo ormai abusato. Sono persone che hanno perso persino il rispetto per i morti – e qui perdonatemi, ma il fatto che si sia trattato del cimitero inglese, e quindi di coloro che “hanno sacrificato la propria vita per liberare l’Italia dal Nazifascismo” lo trovo irrilevante: i morti sono morti e basta, non ho bisogno di scomodare “A livella” di Totò per affermarlo.

  2. Bel commento,grazie da parte dei Siciliani rispettosi ed educati.

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