Politica ed etica: la consigliera Marco non si dimette, l'assessora Fassiolo sì

Riceviamo e pubblichiamo.

CATANIA –  Nonostante attualmente il suo nome sia stato solo accostato all’inchiesta “12 apostoli”, l’assessore del Comune di Motta S. Anastasia, Candida Fassiolo ha ritenuto opportuno fare un passo indietro rassegnando le proprie dimissioni.  Tra le motivazioni riportate nella sua lettera ci sono la tutela della propria persona e la salvaguardia dell’amministrazione comunale.
Atteggiamento completamente contrapposto a quello della consigliera al Comune di Catania, Erika Marco  (nella foto) che con la sua permanenza, ostinata e sfrontata, dimostra di non conoscere l’etica che dovrebbe contraddistinguere chi riveste incarichi pubblici.  La sua presenza in Consiglio comunale è un insulto alla buona politica e ai cittadini, perché non è solo parente e amica di chi ha saccheggiato un ente pubblico, ma può essere identificata con un sistema marcio e corrotto.
Etica, responsabilità e coscienza. Questi sono i valori che dovrebbero spingere la Marco a lasciare. Altresì, non è accettabile il silenzio della classe politica che sembra sconfinare nella protezione della consigliera. Un silenzio assordante sia dell’opposizione in consiglio comunale che dalla società civile.  La nostra città ha bisogno di legalità, non servono soggetti, attaccati alle poltrone, senza dignità e morale.

Laura Pulvirenti, Centristi per la Sicilia, responsabile provinciale Dipartimento partecipate

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