Con il Premio Sciuti continua l'estate culturale di Zafferana


 
Mario Pafumi

ZAFFERANA ETNEA – «La consegna del Premio internazionale “Giuseppe Sciuti” 2017 – 4^ Edizione  chiude la kermesse sulle arti visive contemporanee più prestigiosa dell’Isola, ma con Alfio Vincenzo Russo e Graziella Torrisi siamo già all’opera per la 5^ edizione, con una novità assoluta in termini espositivi. Grazie alla Giuria, al Comitato organizzatore, all’Associazione “Giuseppe Sciuti”, ai dirigenti e funzionari del Comune, alla stampa che con generosità ha promosso il premio in maniera capillare. Complimenti  ancora a Elisa Anfuso, Francesco Caristia, Corrado Iozia».
Queste le parole del direttore artistico del prestigioso riconoscimento, Paolo Giansiracusa, critico d’arte e accademico di belle arti a Catania, a margine del gran gala di consegna del 4° Premio Internazionale di Pittura “Giuseppe Sciuti” alla pittrice catanese Elisa Anfuso, artista apprezzata ben oltre i confini nazionali per le sue importanti qualità stilistiche ed espressive immerse nella contemporaneità. A condurre per mano ogni momento della kermesse artistica è stato lui. Attento e  brillante, mai invadente, ha affabulato il foltissimo pubblico che affollava tutti i posti della sala consiliare del Municipio di Zafferana. Ha avuto parole di compiacimento e di ringraziamento per tutti a partire dal Comitato organizzatore alla Giuria, i cui componenti erano seduti a corona sul palco, delle autorità, tra cui sedeva il comandante la Compagnia dei carabinieri di Giarre, Capitano Luca Leccese. Nel corso della serata, sono stati consegnati anche altri riconoscimenti, secondo il certosino regolamento del Comune. Il Premio alla Carriera è stato consegnato dallo stesso Giansiracusa al pitto scultore, Maestro Corrado Iozia, presidente dell’Associazione Artistico-Culturale “Giuseppe Sciuti”, che ha avuto l’idea di organizzare il premio. Iozia era visibilmente emozionato e con la voce commossa, dopo aver ringraziato ha invitato tutti gli artisti dell’associazione a salire sul palco per la consegna del premio alla memoria a Mario Scalia, pittore componente dell’Associazione “Sciuti”, recentemente scomparso. La targa è stata ritirata dai figli. Discorso a parte la sezione “Giovani” che ha visto premiato Francesco Caristia, brillante studente dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Nel corso della serata, non sono mancati alcuni raffinati interventi musicali delle affiatate Emilia Belfiore (violino) e Anna Maria Calì (pianoforte). 
“Zafferana è un piccolo centro, ma ha un grande cuore che sa muovere giganteschi meccanismi organizzativi i quali producono un turismo variegato che sa spaziare dalla promozione economica a quella propriamente turistica e come fiore all’occhiello vanta le molteplici attività artistiche e culturali. Siamo sempre in cammino e alla ricerca del miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini e delle centinaia di migliaia di visitatori che ci onorano con la loro presenza. Il Premio Sciuti entra a pieno titolo tra le grandi manifestazioni culturali di Zafferana. In soli quattro anni, grazie ad uno sforzo corale e alla straordinaria regia del professor Giansiracusa è divenuto uno dei premi artistici più ambiti. Noi lo sosterremo sempre con convinzione. Grazie a tutti”. Il sindaco di Zafferana, Alfio Vincenzo Russo, nel ribadire l’impegno dell’Amministrazione Comunale nell’ambito di una costante organizzazione di eventi mirati ad alimentare la destagionalizzazione turistica, ha annunciato l’imminente costituzione di un museo permanente di arte contemporanea che conterrà le opere donate annualmente dai vincitori del Premio Sciuti. Un’idea condivisa con il professor Giansiracusa, il quale ha sottolineato che il Comune grazie alle varie edizioni possiede opere di altissimo pregio, come quelle donate da Paul Camilleri Cauchi (Malta); Oleg Supereco (Russia); Alexander Timofeev ( Russia- Germania) e quest’anno da Elisa Anfuso (Italia), ai quali si aggiungono quelle dei maestri Giovanni di Mauro, Corrado Iozia, Carmela Garro, Francesco Caristia.  L’assessore Graziella Torrisi, “anima” della manifestazione, con viva emozione ha espresso la sua gioia e tutto la sua soddisfazione per «questa manifestazione diventata ormai un punto fermo del settembre culturale zafferanese, che vivrà il suo prossimo, attesissimo atto l’ultimo sabato nel mese in corso (30 settembre) in occasione della 48^ edizione del Premio letterario “Brancati”».
Elisa Anfuso è nata a Catania nel 1982, dove vive e lavora. Laureata con il massimo dei voti presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, ha recentemente conseguito la specializzazione e l’abilitazione all’insegnamento delle Discipline Pittoriche. In questi anni arricchisce la sua formazione frequentando importanti stage di pittura e fotografia. Viene selezionata e partecipa a numerose mostre e fiere d’arte contemporanea. Nel 2005 ha vinto il primo premio al concorso Fate questo in memoria di me, a cura del Museo Diocesano di Catania. Nel 2008 si è classificata seconda al premio internazionale La Pergola Arte a cura dell’omonima galleria fiorentina e nello stesso anno ha inaugurato la prima mostra personale Del corpo…dell’anima presso Artesia Galleria d’Arte di Catania. L’anno successivo partecipa con successo alla Biennale del libro d’artista di Napoli, vince il Concorso Eismann ed espone in numerose città italiane. Nel 2010 è tra i vincitori del prestigioso premio Arte Laguna, finalista al Premio Combat e vincitrice del concorso Copertine al tratto, a cura della casa editrice Subway. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Italia e all’estero.
La sua pittura è la sua vita messa in mostra, come ammette lei stessa. Se si mettono insieme una dopo l’altra le sue opere si può benissimo conoscere il suo mondo interiore. E’ come leggere le pagine di un diario dove fantasia, sogni, speranze, delusioni, desideri e crisi esistenziali vengono messi in evidenza in modo altamente e raffinatamente artistico. Non si può rimanere indifferenti di fronte ad una sua opera. I sentimenti appaiono filtrati, assorbiti e rigenerati dalla sensibilità e dalla maestria pittorica che le sono peculiari. Basta guardare i quadri della sua ultima produzione per la saldezza e la sicurezza compositiva e per la felice sintesi  tra tecnica e fantasia inventiva, per la validità dei mezzi impiegati(apparentemente vi giocano la casualità, la libertà, la profusione e la percezione di una ricerca volta a effetti essenzialmente grafico-formali). Appena al di là delle più immediate apparenze sensibili, emergono invece i tratti distintivi della stessa sapienza e abilità che ha la pittura moderna, si scopre infine che nulla v’è infatti di inconsulto, di accidentale, di improvvisato. Al contrario tutto si rivela frutto di studio, operosità, tutto si colloca e si armonizza nella superiore organicità della composizione. Diventa allora facile intuire il fascino di una tale pittura, in cui il dominio della tecnica conferisce sicuri margini di durata. Con grande bravura e mezzi espressivi, le forme sono modellate in linee essenziali che alleggeriscono la fisicità del disegno e animano una suggestione emozionale che dà toni di intensa liricità al mondo poetico di questa artista

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