Pubbliservizi la fine è vicina


 
Daniele Lo Porto

CATANIA – È in corso in piazza Duomo una manifestazione di protesta spontanea dei lavoratori della Pubbliservizi, la partecipata della Città metropolitana di Catania. I lavoratori presidiano il Comune in attesa di essere ricevuti dal sindaco Bianco, mentre a Palazzo Minoriti, sede della Città metropolitana, hanno occupato il chiostro. la riunione in Prefettura non ha praticamente avuto alcuno sviluppo ed è disarmante l’esito del viaggio della speranza a Palermo, dove il dirigente dell’assessorato regionale agli Enti locali ha praticamente risposto che il disavanzo della Pubbliservizi ha una causa interna, cioè di cattiva amministrazione, e quindi è impensabile che la Regione intervenga con una cifra per altro importante per sanare il “buco”. la cifra dovrebbe essere, secondo indiscrezioni, vicina ai 10 milioni di euro, perché al di là della banditesca gestione, così è stata definita, di Adolfo Maria Messina, le gestione “allegra” o “generosa” della partecipata risale a diversi anni fa, forse addirittura al 2008.

I dipendenti sono esasperati. Dopo le azioni di disturbo al Centro direzionale Nuovaluce dei giorni scorsi, presidiato anche dai carabinieri della stazione di Tremestieri e dagli agenti della Digos, questo pomeriggio si sono concentrati nelle due sedi istituzionali  di via Etnea, Palazzo degli elefanti e Palazzo Minoriti che hanno come vertice un’unica figura fisica, Enzo Bianco, al quale adesso si chiede conto e ragione, dopo anni di regalie e di “cerchi magici” alimentati dal potente di turno.

Giuseppe Cottone, segretario provinciale  della Confsal: “Stasera si consuma il dramma della Pubbliservizi in Prefettura destinata ormai verso il fallimento Il Presidente Ontario dichiara il prefallimento della Società che peraltro già doveva avvenire ieri , all’assemblea dei Soci nell’ultimo riunione andata deserta giovedì 21 settembre dove di fatto doveva essere nominato il liquidatore.  380 lavoratori  corrono seriamente il rischio di perdere il posto di lavoro L’inerzia delle istituzioni e con essa quella del sindaco metropolitano, nonché la politica locale e regionale hanno fatto si che il grande patrimonio della Società si disperdesse E’ quanto afferma Giuseppe Cottone, segretario provinciale di federazione “Fast Alas Confsal –  che ha partecipato alla riunione in Prefettura -. Abbiamo assistito ad un quadro desolante delle istituzioni presenti che fino all’ultimo non sono riuscite a trovare una soluzione congrua per salvare la Pubbliservizi. Un altra vergogna tutta catanese a scapito della serenità di 380 famiglie”.
 

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