Pubbliservizi, "la gestione banditesca di Messina ha provocato un cataclisma del bilancio"


 
 

CATANIA – L’odierna assemblea dei soci di PubbliServizi Spa è stata rinviata per consentire l’ultimarsi di determinati approfondimenti tecnico-contabili e la valutazione di tutte le azioni possibili per il risanamento dell’azienda. Parallelamente, prosegue fitta l’interlocuzione con la Regione Siciliana, sia per quanto riguarda la ricapitalizzazione della società, sia per quanto riguarda i trasferimenti alla Città metropolitana di Catania da parte di Palazzo d’Orléans.

La situazione corrente e le varie opzioni in campo saranno discusse domani in Prefettura dalla Città metropolitana, dalla PubbliServizi e dai rappresentanti sindacali.

Nelle more, saranno intraprese alcune precise operazioni. Innanzitutto una azione di responsabilità nei confronti del precedente management già con precisione in-dicato dalla magistratura come imputabile di gravi comportamenti che sono alla base del corrente stato di asfissia finanziaria della PubbliServizi. «È sempre più chiaro come la gestione banditesca di un presidente che ci ha preceduti abbia causato un cataclisma nei conti della società», ha dichiarato l’amministratore unico della spa, Silvio Ontario, «la giustizia penale farà il suo corso, ma è palese che anche in sede civile cercheremo di far riavere all’azienda quanto sottrattole, che davvero non è poco».

Per Ontario è poi di fondamentale importanza «l’opera di pressione del sindaco metropolitano, Enzo Bianco, a Palermo. Bianco sta coordinando le legittime richieste alla Regione e averlo al fianco nostro, dei sindacati e delle imprese, determinato a portare a casa il risultato, è sicuramente di conforto. L’attenzione del management PubbliServizi come dei vertici della Città metropolitana, appunto a cominciare dal sindaco, è tutta puntata sulla salvaguardia dei lavoratori e delle famiglie, cui bisogna restituire presto serenità».

Un intervento economico adeguato per garantire il futuro occupazionale, oltre agli stipendi e ai servizi, e uno radicale per un nuovo statuto e un assetto societario più stabile. Sono le questioni più importanti che Cgil, Cisl, Uil e le federazioni di categoria Filcams, Fisascat e Uiltrasporti di Catania solleveranno nell’incontro convocato per domani, venerdi 22 settembre, alle 12, dal prefetto Silvana Riccio sulla grave situazione in cui versa la Pubbliservizi, la società partecipata della Città metropolitana di Catania.

<Siamo preoccupati – dicono i segretari generali Giacomo Rota (Cgil), Maurizio Attanasio (Cisl), Enza Meli (Uil), Davide Foti (Filcams), Rita Ponzo (Fisascat) e Salvo Bonaventura (Uiltrasporti) – non solo per i lavoratori che stanno sostenendo pesanti sacrifici nel sopportare la loro attuale condizione, ma anche per quei servizi che proprio in avvio di anno scolastico mancheranno agli studenti e alle loro famiglie, come la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e dei 200 plessi di pertinenza della ex Provincia. Siamo fortemente preoccupati per il territorio, le migliaia di km di strada di competenza, la manutenzione è la pulizia di arterie vitali della nostra provincia ed i tanti lavori che la società svolge>.

<Superata l’emergenza – aggiungono Cgil, Cisl, Uil, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti di Catania – occorrerà occuparsi di un piano aziendale adeguato, che accomuni le funzioni della Città Metropolitana con i servizi in house da mantenere, della eventuale riqualificazione e del ridimensionamento definitivo dei superstipendi. Dopo, si dovrà mettere mano alla situazione della Città metropolitana nel suo complesso, per un’armonizzazione del suo ruolo nell’interesse del territorio, delle municipalità esistenti e della collettività catanese, perché riteniamo che la funzione dell’Ente sia fondamentale per lo sviluppo e la coesione territoriale della nostra provincia>.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *