Regionali, Berlusconi e Meloni giudizi inconciliabili su Alfano

«Ad Alfano e Meloni faccio solo un appello, che mi pare essenziale. Pensiamo al bene della Sicilia e al futuro dei siciliani. Il teatrino della politica, le tattiche, le schermaglie vengono molto dopo». Silvio Berlusconi torna a spingere sulle Regionali in Sicilia del prossimo 5 novembre, con un’intervista rilasciata a Il Mattino. il leader di Forza Italia sottolinea che la vittoria alle elezioni regionali dipende dall’unità: «Io per la Sicilia ho un sogno: che si componga un centrodestra coerente e inclusivo», in grado di dar vita «non a una serie di slogan vuoti come fanno i grillini, ma a un progetto che in cinque anni trasformi il volto di questa terra bellissima e difficile. Le nostre probabilità di successo in Sicilia dipendono da questo». Quanto alla scelta del nome da far correre, sostiene Berlusconi, «abbiamo la possibilità di scegliere fra più candidati di altissimo livello. Sceglieremo alla fine chi ha più possibilità non solo di vincere ma di ben governare».

Fratelli d’Italia non si allea con chi ha tradito gli elettori. Noi siamo disponibili solo ad alleanze che garantiscano soluzioni ai problemi e alle emergenze della nostra Nazione -risponde Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che da alcune settimane ha ufficializzato l’appoggio a Nello Musumeci e ritiene improponibile l’alleanza con Angelino Alfano . Alfano è corresponsabile del malgoverno della Sicilia e non potrà essere protagonista della stagione che verrà. Non trovo strano che il Pd perseveri in alleanze con Alfano che tiene in piedi i suoi disastrosi governi. Semmai è anomalo che chi si candida alla guida dell’Italia come alternativa ai Renzi e ai Crocetta lo giudichi condizionante per la scelta del Presidente della Sicilia. «Voglio rispondere all’appello all’unità con Alfano che Berlusconi mi lancia dalle pagine del “Mattino” — interviene la presidente dei Fratelli d’Italia Giorgia Meloni —. Sono d’accordo sul fatto che occorra costruire un centrodestra capace di rappresentare lo scontento e il cambiamento. Ma considero impossibile farlo insieme a chi governa la Sicilia insieme a Crocetta e l’Italia insieme a Renzi. Per come la vedo io, è questo il teatrino della politica che nausea gli elettori, non certo chi chiede serietà e coerenza».

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