Regione, "Agira non si tocca". In aula coro di no contro la discarica di rifiuti speciali

PALERMO – “Quella di Agira è una storia emblematica del modo in cui spesso diritti, necessità e opportunità di una terra diventano marginali rispetto ad interessi, profitti ed utilità private. Da 20 anni in nome dell’emergenza il tema dei rifiuti è stato soltanto un grande business che ha arricchito privati. Al presidente Musumeci, che ci ha proposto di continuare a legiferare in nome dell’emergenza, noi vorremmo spiegare che non ci sono ragioni per cui la Sicilia non debba poter puntare ad avere nel ciclo dei rifiuti anche una forma virtuosa di politica che abbia cura per la salute del territorio e delle persone”, afferma il deputato regionale di CentoPassi, Claudio Fava intervenendo al presidio organizzato dal comitato contro la discarica di Agira, in provincia di Enna, che si sta svolgendo davanti la sede dell’Assemblea regionale Siciliana, iniziativa organizzata dallo stesso Fava, dal ‘Comitato No discarica’ insieme al gruppo M5s. “No agli inceneritori e a nuove discariche in Sicilia”, questo lo slogan della manifestazione.

A chiedere al presidente della Regione Nello Musuemci, che è presente in aula, il dibattito parlamentare sull’emergenza rifiuti sono stati in particolare i rappresentanti dell’ opposizione: M5S, Pd e Claudio Fava, la seduta – aperta dal presidente di turno Roberto Di Mauro – verte sulla discussione di diverse mozioni in tema di rifiuti: una di queste – “Misure a sostegno a sostegno dell’economia circolare e della valorizzazione dei materiali post-consumo”, primo firmatario Giampiero Trizzino del M5s – riguarda il divieto di qualsiasi forma di incenerimento insieme a un nuovo piano regionale dei rifiuti, l’altra lo stop “al progetto per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali ad Agira”, prima firmataria Elena Pagana. Per questo commercianti, agricoltori, studenti, cittadini e amministratori locali di alcuni Comuni della provincia di Enna a bordo di sei pullman hanno raggiunto il capoluogo siciliano per partecipare al sit-in nel piazzale antistante palazzo dei Normanni, dicendo no ai termovalorizzatori e chiedendo la revoca in autotutela dell’iter che prevede la realizzazione della discarica nel comune di Agira.  “Ci opporremo in qualsiasi modo – dicono gli organizzatori – alla realizzazione della discarica di Agira”. In piazza i manifestanti con cartelli con il logo del comitato e striscioni con la scritta “Agira non si tocca”.

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