Regione, il colpo di coda di Crocetta: cancellate centinaia di guide sull'Etna


 
 
 

NICOLOSI – “In Sicilia è a rischio il posto di lavoro di centinaia di guide che operano sull’Etna. Infatti con un colpo di coda dell’ultimo momento è stato pubblicato il decreto della Regione, approvato dalla Giunta uscente, sulla perimetrazione delle aree riservate all’attività di accompagnamento ed escursione ai fini turistici sul Vulcano. Con un tratto di penna sono state escluse dall’Etna centinaia di professionisti che da anni operano nel settore del turismo naturalistico”. E’ la forte denuncia di Violetta Francese, geologo, Consigliere Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Italiane AIGAE e coordinatrice delle Guide AIGAE Sicilia.

“Rischiano di restare fuori tante guide che di fatto hanno anche inventato il turismo naturalistico e che all’entrata in vigore del decreto, di fatto, si ritroveranno senza lavoro senza neanche sapere il perché. Tutto a vantaggio di poche guide alpine – ha continuato Francese – e vulcanologiche alle quali i turisti dovranno rivolgersi in via esclusiva. Sfuggono quali siano i principi ispiratori, le norme di riferimento, gli obiettivi da raggiungere e le modalità attuative di un siffatto decreto. AIGAE sta valutando il ricorso al TAR”. E’ una denuncia importante quella di Violetta Francese.

Centinaia di guide non potranno più operare. A rischio i posti, la stagione turistica. Iniziano le disdette.
“La vastità del potenziale danno economico causato da questo decreto della passata Giunta – ha continuato Francese – travalica il numero già cospicuo degli iscritti all’AIGAE perché delle centinaia di guide naturalistiche che operano attualmente, e forse ancora per poco, sull’Etna vanno conteggiate anche quelle che non sono iscritte ad associazioni di categoria professionale. A seguito della pubblicazione del decreto, molti nostri soci stanno cominciando a ricevere disdette da parte dei clienti, accusando danni economici quantificabili di cui qualcuno dovrà pur rendere conto nelle sedi opportune quando il decreto dovesse essere bocciato dal TAR.

Sull’Etna, quest’anno, Babbo Natale è arrivato in anticipo e ha portato in regalo alle guide alpine e alle guide vulcanologiche niente meno che un feudo!
Ebbene sì, l’ex assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo vestiti i panni di Babbo Natale, ha deciso di anticipare il Natale e portare il suo più recente dono alla “casta della montagna”.
Certo i più maligni, non certo noi, potrebbero pensare che l’anticipo fosse più che altro “consigliato” da meri calcoli di opportunità elettorale poiché proprio quest’anno il caso ha voluto che il Natale “scegliesse” di cadere dopo le elezioni regionali; noi, invece, siamo limpidi nei nostri ragionamenti e pensiamo che l’ex assessore abbia colto in extremis l’ultima occasione per aggiungere ulteriore (dis)ordine (oltre quello da lui già causato con il decreto sulle cosiddette “guide di media montagna”) nel marasma di figure professionali (vere o presunte) che si occupano di turismo naturalistico sull’Etna, proprio alcuni giorni prima della scadenza del suo mandato.
Lodevole iniziativa, sicuramente, ma nell’affannosa ricerca dell’araba fenice dell’“ordine in materia di professioni turistiche” il nostro Babbo/assessore realizza sull’Etna niente meno che un perimetro amplissimo all’interno del quale le migliaia di turisti che ogni anno accedono al vulcano e vorranno avvalersi di un servizio di visita assistita da professionisti dovranno rivolgersi esclusivamente alle poche guide alpine o guide vulcanologiche. Il Babbo/assessore ha di fatto realizzato un feudo a vantaggio di pochissimi”.

Dunque resterebbero fuori centinaia di guide, non solo AIGAE.
“In questo modo (finalmente!?) con un tratto di penna vengono escluse dall’Etna decine se non centinaia di professionisti che da anni operano nel settore del turismo naturalistico (i quali con tutta probabilità lo hanno anche inventato) e che all’entrata in vigore del decreto, di fatto, si ritroveranno senza lavoro senza neanche sapere il perché.
Sfuggono infatti quali siano i principi ispiratori – ha concluso Violetta Francese – le norme di riferimento, gli obiettivi da raggiungere e le modalità attuative di un siffatto decreto. E come se non bastasse, proprio due giorni prima delle elezioni regionali, il Babbo/assessore fa un ulteriore regalo alle guide vulcanologiche andando contro la legge nazionale che regola questa professione consentendogli l’accompagnamento turistico in escursione ed ascensione anche su terreni innevati. Peccato che il Collegio delle guide alpine sospenda le prove di esami, per le nuove guide vulcanologiche, a causa delle condizioni meteorologiche invernali avverse rimandandole alla prossima primavera.
Ci si chiede? Ma se si teme per l’incolumità delle aspiranti guide vulcanologiche nella stagione invernale, come se la caveranno quando accompagneranno i turisti?”.

Stefano Spinetti: “I nostri legali stanno valutando il ricorso. Da una prima analisi, il decreto sembrerebbe violare la Costituzione in materia di potestà legislativa sulle professioni. A rischio la stagione in Sicilia”

“In una regione in cui si sente recitare continuamente il mantra che «la Sicilia potrebbe vivere esclusivamente di turismo che è la sua vera industria» ecco un bel decreto assessoriale che fa perdere posti di lavoro già esistenti anziché crearne di nuovi. Se inoltre si tiene in considerazione anche l’indotto – ha annunciato Stefano Spinetti, Presidente Nazionale AIGAE – ci si rende immediatamente conto del problema creato sia di valenza eminentemente politica e amministrativa sia locale che regionale, ragion per cui chiediamo un intervento urgente sia del Presidente della Regione che del Prefetto di Catania affinché venga ritirato il decreto e definite le reciproche competenze tra le varie figure professionali interessate, ad entrambi chiediamo preliminarmente un incontro per meglio approfondire le tematiche e rappresentare le nostre ragioni con il supporto dei rispettivi legali.”

L’AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) è l’Associazione di categoria dei professionisti specializzati nell’accompagnamento in sicurezza di persone singole, o gruppi, nella visita di ambienti naturali al fine di illustrarne gli elementi naturalistici, le caratteristiche, il legame con la storia e le tradizioni culturali, le attrattive paesaggistiche.
L’AIGAE è stata inserita nella Sezione delle “Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi” dell’Elenco delle Professioni non Organizzate presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’AIGAE in Italia conta 3.500 iscritti con oltre 400 soci in Sicilia”.

 

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