Istituzioni, due anni indimenticabili con l'assessore Anthony Barbagallo


 
 

NICOLOSI – La mattina del 5 novembre 2015 ho chiamato l’On. Anthony Barbagallo per complimentarmi per il suo nuovo incarico di Assessore al Turismo Sport e Spettacolo. E nel ringraziarmi mi disse: «Giuseppe hai dieci minuti per decidere di far parte del mio Ufficio di Gabinetto a Palermo, chiama il dott. Di Miceli, Capo di Gabinetto». Dopo aver chiamato mia moglie e aver parlato con il Dirigente Provinciale dell’ex Azienda Foreste Demaniali, dove prestavo servizio come funzionario, dott. Nino De Marco, che si congratulò per il mio nuovo incarico, accettai quasi di getto con il cuore pieno di gioia e con la certezza di fare un’esperienza nuova e interessante!
Se non ricordo male sono stato il primo nicolosito a far parte di un Ufficio di Gabinetto Regionale, un incarico molto ambito e difficile da ottenere per chi lavora negli uffici periferici regionali. È un incarico che ti permette di entrare negli uffici più prestigiosi dell’Amministrazione Regionale, che arricchisce il proprio curriculum professionale e ti mette in contatto con tutti i rami apicali di una delle più grandi Amministrazioni locali d’Italia sviluppatasi sulla scia della Autonomia regionale nata ancor prima della Repubblica Italiana.
Il prossimo febbraio saranno ventidue anni che lavoro presso una Pubblica Amministrazione, passati tra il Veneto (Treviso), Palermo e Catania, un’esperienza lavorativa variegata e costruttiva, ma mai, come in questi due ultimi anni, sono andato giornalmente a lavoro con la voglia di fare e di raggiungere degli obiettivi e soprattutto di fare ciò che è più consono agli studi universitari e alle proprie passioni personali. Ciò è stato dovuto principalmente al contatto giornaliero che ho avuto con Anthony Barbagallo, che conosco da quando era un ragazzo, quando frequentavo Pedara grazie alle frequenti visite dai miei nonni paterni. Ho osservato con ammirazione l’escalation politica del giovanissimo Anthony, da consigliere comunale, da assessore e da giovanissimo sindaco nel decennio 2005 – 2015.
Anthony è una persona pragmatica, attenta alle esigenze della gente, attento e rispettoso delle persone che gli stanno accanto, con le quali condivide la sua azione politica e la sua intensa giornata lavorativa. Osservandolo in questo biennio, mi ha colpito la sua attenzione per il personale dell’Assessorato, formato per la gran parte da palermitani, ai quali il primo giorno da assessore, ha voluto girare tutti i nove piani del palazzo dove è ubicato l’assessorato, salutandoli e presentandosi a ciascuno di loro, cercando così di ridurre la distanza che c’è sempre stata tra il mondo burocratico e quello politico.
Distanza ridotta maggiormente dal lavoro compiuto tra l’intero Ufficio di Gabinetto e i vari settori dell’Assessorato.
L’attività dell’assessore Barbagallo è stata protesa a rilanciare a 360 gradi quella che è una delle maggiori prospettive di sviluppo della nostra Isola: il turismo. Lo ha fatto in maniera diretta, rendendo disponibili e sbloccando tutte le risorse necessarie per attivare e scuotere e in alcuni casi salvare dei finanziamenti europei e ministeriali.
E in questa frenetica attività, fra le cose cui sono stato coinvolto direttamente, voglio citare gli Itinerari d’Autore e la Strada degli Scrittori sviluppatisi tra il calatino e il versante meridionale dell’Etna. I circuiti relativi ai treni storici, dei castelli e del vino, al turismo di radice legato all’emigrazione e ai percorsi delle due guerre mondiali in Sicilia . Sono stato delegato dall’assessore a far parte del Comitato per le celebrazioni dei Cento anni della morte di Luigi Capuana.
indescrivibile è stato l’incontro, nell’ambito del turismo di radice, con i pedaresi, nicolositi, i viagrandesi e i trecastagnesi Lawrence nel Massachussetts dove i festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, Filadelfio e Cirino sono l’ultimo legame con la comunità di origine.
Per la realizzazione dei percorsi del Giro d’Italia ho contribuito a mettere in evidenza gli aspetti storici legati alla presenza del Giro in Sicilia, soprattutto in merito alla mostra fotografica tenutasi al Palazzo dell’Università di Catania insieme all’arch. Salanitro e per le tre tappe del 2018, ho rivisto i luoghi colpiti dal terremoto del Belice del 1968. Parte attiva l’ho avuta nella realizzazione dei Percorsi legati al turismo religioso e agli aspetti legati al legame tra le comunità Arbërësh giunte in Sicilia alla fine del XV secolo e la Madrepatria insieme al collega Fabio Roccuzzo in occasione dell’evento sportivo calcistico Italia – Albania.
Grazie agli input dell’Assessore ho curato la ricerca di tutti coloro che hanno rivestito l’incarico di Assessore al Turismo a partire dal 1947 sino ai nostri giorni, lavoro che sarà esposto nella Sala “Paolo Borsellino” dell’Assessorato in Via Notarbatolo, 9 a Palermo.
Ho avuto anche il piacere di collaborare con il dott. Alessandro Rais e il suo staff, direttore di Sicilia Film Commission, sia come consulente storico nella realizzazione del documentario “La Battaglia di Capo Bon” del 13 dicembre 1941 in cui perse la vita l’Ammiraglio pedarese Antonino Toscano, realizzato da Ruben Monterosso e Federico Savonitto del Centro Sperimentale di Documentari dei Cantieri della Zisa di Palermo, diretto dal dott. Ivan Scinardo e nello stesso tempo, sono stato il referente dei due “Festival dell’Etna” svoltisi a Pedara lo scorso anno e quest’anno. Sempre nell’ambito di Sicilia Film Commission, ho curato la proiezione dell’anteprima nazionale della fiction dedicata a Boris Giuliano “Un poliziotto a Palermo” nelle scuole catanesi e a Piazza Armerina città natale di Giuliano. In quest’ultima località abbiamo ricordato anche il generale Antonino Cascino nel centenario della morte quando sono stati presentati i percorsi storico-turistico-culturali delle due guerre mondiali.
Ho rappresentato l’Assessore a Berlino presso l’Istituto di Cultura italiano dove oltre 500 tedeschi, hanno assitito al documentario di Monterosso e Savonitto su Luigi Pirandello, realizzato da Sicilia Film commission, in occasione dei 150 anni dalla nascita dello scrittore agrigentino.
Ho seguito insieme al collega Salvo Corsaro alcune pratiche di patrocini onerosi, i quali, come qualcuno sostiene, non sono stati dei finanziamenti a pioggia per agevolare un determinato territorio e solo per finanziare “sagre”, ma sono serviti anche a tenere viva la memoria di eventi (come i cantastorie) o di personaggi come Giorgio La Pira. Ho seguito l’iter burocratico amministrativo dei finanziamenti alle “bande musicali” ed insieme al Capo di Gabinetto e Gianni Gangi ho partecipato a tutti gli incontri sia propedeutici che successivi ai due bandi della “Guide Vulcanologiche “ e “Guide di Media Montagna”.
Far parte dell’Ufficio di Gabinetto mi ha permesso di conoscere e lavorare insieme al dott. Pietro Di Miceli, Capo di Gabinetto, persona competente, diretta e profondo conoscitore dei meandri della burocrazia regionale, il suo vicario, Ing. Pietro Trapani, esperto di fondi europei, per aver lavorato diversi anni a Bruxelles, attento e pignolo burocrate regionale. I dirigenti della Segreteria tecnica, l’arch. Nello Caruso, esperto in Beni Culturali, l’Avv. Francesco Sucato, conoscitore di leggi regionali e circolari; che ha curato , per conto dell’Assessore il Disegno di legge sul turismo proposto da Anthony Barbagallo nonchè la riforma della legge regionale n. 29/2014 sulle attività sportive, la dott.ssa Nadia La Malfa, giornalista e curatrice delle relazioni esterne dell’Assessore. I colleghi, decani dell’assessorato Ludovico Giambrone e Gianni Ganci. Aldo Piccione, veterano degli uffici di Gabinetto; le efficienti segretarie Milena Gentile e Claudia Lentini; l’eclettico Fulvio Anelli, simpatico e conoscitore delle varie stagioni politiche palermitane. Enzo Pupillo, tranquillo uomo del PD e attento attuatore delle regole. Ricordo le signore Nelly Nicoletti (molto preparata, cordiale e disponibile e Maria Giambruno. Le efficienti e pazienti Valeria Corradino e Irene Chiazzese, ordinate esecutrici del protocollo e del centralino e gli instancabili autisti Calogero Guaggenti, Luigi de Giorgi e Giuseppe Ingrassia. Infine voglio ricordare Carmelo Salanitro, architetto della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Catania, instancabile consigliere comunale di Adrano e ottimo stratega della politica etnea dell’assessore; Fabio Roccuzzo, politico di razza, innamorato della sua bella Caltagirone, esperto di relazioni europee e curatore di progetti e scambi culturali ed enogastronomici. In ultimo Salvo Corsaro, da undici anni segretario particolare dell’assessore, attento consigliere comunale di Pedara, persona gentile, elegante, mite, geometra preciso e segretario perfetto ed ordinato. Con lui ho condiviso le lavatacce alle tre del mattino di tutti i martedì e i mercoledì da due anni a questa parte per recarci a Palermo. Egli ha contribuito a farmi conoscere meglio l’assessore, anche i suoi pochi aspetti negativi.
Come ho sottolineato all’inizio, è stato bello alzarsi la mattina e andare al lavoro contenti e sereni. Condividere con Anthony intere giornate è stato un vero arricchimento, nonostante lui sia più giovane di tutti noi, mi ha e ci ha insegnato tante cose.
La vita a volte è strana e misteriosa e riserva delle piacevoli sorprese. Chi doveva dirlo che un pedarese prendesse al suo fianco un nicolosito, e valorizzasse le sue competenze, ciò alla faccia del tradizionale campanilismo tra le due nostre amate comunità invece è prevalso quell’antico rapporto tra i due paesi di reciproco aiuto, iniziato, secondo le cronache, sin dal 1408, quando i casali di Pedara e Trecastagni furono distrutti dalla lava e gli abitanti sono stati accolti a Nicolosi e conclusosi nel 1886 quando la comunità di Nicolosi, costretta ad abbandonare le proprie case a seguito della terribile eruzione dell’Etna, fu quasi accolta per intero dai pedaresi.
Spesse volte Anthony, quando da casa sua a Pedara ci se è recati a Catania o altrove soleva ripetermi: «Caro dott. Mazzaglia, la vita tanto ci dà e tanto ci toglie con l’ aiuto della Provvidenza». Grazie caro Assessore Anthony lavorare al tuo fianco è stato per me un grande onore, mi hai dato così la possibilità di servire la nostra Sicilia e concludo ricordando la mia maestra elementare, Sebastiana Consoli, la quale il primo giorno di scuola dell’ottobre 1973 (quando tu ancora non eri nato) ci disse: «Cari bambini, quando il Padre Eterno creò il mondo, alla fine, pensando che mancasse qualcosa, dal suo anello di pietre preziosissime ne prese una e la buttò nel mare, quella era la nostra Sicilia», non dimenticatelo mai!

Giuseppe Mazzaglia
Nella foto: da sinistra Fabio Roccuzzo, Carmelo Salanitro, Anthony Barbagallo, Salvo Corsaro e Giuseppe Mazzaglia.

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