Regione, sui rifiuti l'Ars approva i pieni poteri a Musumeci


 
 
 

PALERMO  – Al termine del lungo dibattito d’aula, il presidente della Regione Nello Musumeci aveva chiesto un confronto fra i capigruppo “per giungere ad una mozione unificata, con un dispositivo condiviso che impegni il governo regionale a tenere informata l’aula su ogni iniziativa relativa alle politiche ed alle iniziative in tema di rifiuti”. Ma dopo una sospensione dei lavori, si e’ proceduto con la votazione delle singole mozioni presentate dai diversi gruppi parlamentari. Tutte le mozioni delle opposizioni a firma M5S, Pd e Claudio FAVA sono state respinte, l’unica mozione approvata e’ la numero “15” presentata da alcuni deputati di maggioranza, primo firmatario Alessandro Aricò, che impegna il governo a “porre in essere tutte le azioni necessarie e urgenti, compresa la richiesta al governo nazionale di pieni poteri, per sopperire alla saturazione delle discariche, incluso il trasferimento dei rifiuti al di fuori dell’isola”, ed a “riportare il numero degli ambiti territoriali a 9, quanti sono i territori provinciali”. La seduta e’ stata rinviata a martedì  prossimo alle 16. (ANSA)

 “Il governo Musumeci ieri sera in aula all’Ars ha dimostrato tutta la sua inconsistenza, esprimendo parere contrario a tutte le mozioni sui rifiuti presentate dal M5S. Con fare gattopardesco, Musumeci intervenendo in aula, prima ha lasciato intendere che l’esecutivo si sarebbe impegnato a bloccare l’iter per la realizzazione della discarica di rifiuti speciali ad Agira, poi al momento del voto ha fatto marcia indietro, votando contro non solo a questa ma a tutte le nostre mozioni che impegnavano il governo a prendere misure di contrasto all’emergenza rifiuti in Sicilia”. Così il gruppo parlamentare del M5S all’Ars.
“È gravissimo – aggiunge la capogruppo del M5S Valentina Zafarana – che il governo non abbia ascoltato il grido dei cittadini di Agira e della provincia di Enna che sono scesi in piazza per dire no alla realizzazione di una discarica di rifiuti speciali a cinque chilometri dal centro abitato”.

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