Publiservizi, se non interviene la Regione non c'è futuro


 
 
 

CATANIA – “Sin da ieri mattina, la quasi totalità dei lavoratori Pubbliservizi si è riunita in un sit-in presso il Centro Direzionale di via Nuovaluce, con lo scopo di ottenere, non più sterili rassicurazioni ma risposte concrete sul futuro dell’azienda, ormai giunta al capolinea perché priva di ogni risorsa economica che, oltre ad impedire l’operatività delle maestranze, vede i circa 400 dipendenti senza stipendio dal mese di agosto (emolumento di giugno).
Purtroppo, non sono arrivate ne le sterili rassicurazioni ne le risposte concrete – dichiara Laura Pulvirenti, responsabile provinciale Dipartimento Partecipate dei Centristi per la Sicilia -.
Si è davanti ad un quadro di gravissima incertezza che nemmeno i vertici della città metropolitana sono in grado, quantomeno, di tamponare per le difficoltà oggettive dello stesso ente.
Urge, pertanto, un’azione da parte della Regione Siciliana, perché non si può permettere di portare 400 famiglie al collasso. Aver chiesto o meglio imposto un piano di risanamento diventerebbe un atto inutile se non si trova una celere soluzione per la salvezza della partecipata. È necessario che non si perda più altro tempo. La Regione si prenda la responsabilità di quanto sta accadendo senza fare giochi politici ai quali i lavoratori non sono più disposti a sottostare. Nell’attesa di risposte da parte dell’assessore. Baccei, i dipendenti hanno annunciato lo sciopero ad oltranza”.

 
 

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