Santa Maria di Licodia tra i borghi più belli d'Italia

SANTA MARIA DI LICODIA – Unomattina Estate approda a Santa Maria di Licodia per lo spazio dedicato al programma dal titolo i Borghi d’Italia. Abbiamo incontrato Fabrizio Rocca e la sua troupe in giro per le vie del centro etneo. Ad attenderlo l’assessore alla cultura Mirella Rizzo, il parroco della chiesa di Santa Maria di Licodia don Santino Salamone, e il professore Luigi Sanfilippo. “Quando ho deciso di venire in Sicilia, precisamente nella zona Etnea – ci racconta il conduttore del programma di Rai Uno – abbiamo scelto questo luogo per l’interesse storico e ambientale che lo evidenzia fra i tanti. Per me è stata uno scoperta straordinaria aver saputo che da qui partiva uno dei più grandi Acquedotti di epoca romana che riforniva di acqua potabile la città di Catania”.
Insieme ai resti dell’Acquedotto, ancora visibili in parte, la Grande Fontana e il Lavatoio fanno parte della passeggiata scelta per il programma da Rai Uno che insieme alla “Pietra Pirciata” caratterizza la zona “bassa” a sud del paese. Il percorso dell’Acquedotto si può ricostruire solo attraverso gli scritti di alcuni studiosi come il principe Paternò Ignazio di Biscari e dalle tavole pittoriche di J. Houel, viaggiatore del settecento, che tra i primi documentò, attraverso i suoi acquerelli le vestige architettoniche del grande condotto. “È sempre importante pubblicizzare e valorizzare le risorse culturali ed economiche del proprio paese – dichiara l’assessore Rizzo -, far conoscere Santa Maria di Licodia come circuito medievale mi sembra utile e interessante per le ricadute economiche e sociali, uno dei primi obiettivi della nostra amministrazione. Ogni cittadino deve crederci e fare la propria parte”.

La troupe si sposta nella zona “alta”, cuore pulsante del paese, dove si erge la Torre simbolo civico del piccolo centro etneo.

“Da cinquemila anni siamo l’area suffraganea direttamente connessa alla città – con queste parole interviene Luigi Sanfilippo, storico e territorialista che ha dedicato a Santa Maria di Licodia molti dei suoi studi – e punto di riferimento dell’Area simetino-etnea. La Torre, oggi simbolo civico, è stata emblema giurisdizionale dell’Abate di Santa Maria di Licodia e San Nicolò l’Arena, riuniti sotto un unico nome, al quale spettava l’autorità politica. Da più 150 anni la Torre è simbolo civico della città”.  La Torre di epoca medievale che sul prospetto principale reca il blasone romboidale dei Platamone con le insegne abbaziali di Giovanni Batista, sorge accanto la chiesa madre dedicata a S. Giuseppe. “È grazie alla devozione nata attraverso la spiritualità benedettina che questo Borgo sia divenuto nei secoli un punto di riferimento – interviene don Santino Salamone -, la chiesa nasce dedicata alla Madre di Dio, ma nel corso dei secoli la devozione popolare verso San Giuseppe ne muta il nome e viene al santo dedicata. Il programma curato da Fabrizio Rocca andrà in onda prossimamente all’interno del palinsesto di Unomattina Estate.

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