Sequestro di beni a due ex soci di un istituto di vigilanza

CATANIA – Sequestro preventivo sui beni mobili e immobili nella disponibilità dei soci – fino al 13 luglio 2016 – dell’istituto di vigilanza La Sicurezza Srl.
Questo il provvedimento, emesso dal G.I.P del tribunale di Caltagirone ed eseguito dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, nei conforti di Giuseppe Sberna Angela Serafina Paterniti.
Ai due indagati sono contestati i reati tributari di omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento di IVA per un importo, tra imposte e sanzioni, di oltre 2 milioni e 800 mila euro.
Le indagini eseguite dalle fiamme gialle del gruppo di Caltagirone hanno permesso di conclamare il fraudolento intento attraverso il quale i predetti soci pro-tempore, mantenendo invariata la gestione reale dell’impresa a loro riconducibile, successivamente alla notifica da parte dell’agenzia delle entrate di atti di accertamento fiscale, hanno trasferito a soggetti terzi, al solo fine di escludere provvedimenti cautelari patrimoniali, le quote sociali e l’immobile sede dell’attività.
Il provvedimento, finalizzato a garantire all’erario un importo “equivalente” alle imposte evase dalla società, ha interessato, in particolare, l’unità immobiliare sede dell’istituto di vigilanza, ubicata nel comune di Raddusa e costituita da 27 vani catastali, le somme giacenti in 19 conti correnti intestati o riconducibili agli indagati, due depositi bancari e dossier azionari accesi presso diversi istituti di credito.

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