Strage di Randazzo, un appello per trovare gli assassini

RANDAZZO – Un triplice omicidio avvenuto per il mancato pagamento del pizzo chiesto agli Spartà dalla mafia per riavere indietro l’auto che era stata loro rubata. Nel 2006 fu riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo Oliviero Sangani; nel 2012 la corte d’appello di Messina ammise la revisione del processo su richiesta dell’avvocato di Sangani; ma l’ergastolo fu confermato. E in un appello, pubblicato con un avviso a pagamento sul quotidiano “La Sicilia”, si legge: “A chiunque abbia notizie sul triplice omicidio Spartà, avvenuto il 22 gennaio 1993 alla periferia di Randazzo, dove furono uccisi i pastori Antonino Spartà di 58 anni e i due figli Pietro e Salvatore di 26 e 19 anni. Qualsiasi notizia attendibile sarà accolta con ‘lauta gratitudine’. Stante il lungo tempo trascorso siamo solo alla ricerca della verità”.
Un consulente dell’avvocato Francesco Pizzuto, che assiste la vedova e due figlie di Antonio Spartà, dichiara che nonostante la conferma dell’ergastolo, la famiglia sia convinta che al triplice omicidio abbiano partecipato altre persone e attendono di conoscere la verità, poiché durante la revisione del processo  sarebbero state notate alcune lacune nelle indagini, aprendo così un procedimento, attualmente contro ignoti.

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