Sviluppo e opportunità, dalle Zes al Patto per Catania

CATANIA – La Città metropolitana di Catania può trovare nella creazione della Zona economica speciale (Zes) un’importante opportunità di sviluppo e occupazione. Ma serve anche continuare col Patto per Catania, sostenere la stabilizzazione dei precari, difendere il lavoro nelle partecipate pubbliche a rischio di crisi.  È di occasioni di crescita e di lavoro che si è parlato nell’esecutivo provinciale della Cisl etnea tenutosi oggi, incontro con tutte le categorie di lavoratori rappresentati, del privato e del pubblico, in cui si sono anche affrontati temi quali il confronto con il futuro governo della Regione siciliana su disoccupazione, partecipate pubbliche e sanità.

Ad aprire i lavori è stata la relazione di Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese, coni segretari territoriali Rosario Portale e Ornella Romeo. È intervenuto Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl siciliana.

«Crediamo molto nelle ZES previste dal Decreto Sud – afferma Attanasio – interventi che interessano le aree portuali siciliane, come appunto Catania, con Augusta e Palermo. Ma che noi proponiamo, nel territorio catanese, fosse estesa alla zona industriale, che d’altra parte ospita l’Interporto e importanti realtà d’eccellenza tecnologica, metal meccaniche, logistiche, agroalimentari e di ricerca. Tutte queste – continua – avrebbero un impulso non indifferente dalla ZES, con la sua capacità di attrarre investimenti produttivi. Una proposta strategica determinante, dunque, specie se in sinergia con la ZES di Augusta che condizione che farebbe assumere alla Sicilia sud orientale un ruolo di rilevo nello scacchiere Euro Mediterraneo. E che ribadiremo quanto prima al ministro De Vincenti». Tempi più brevi ci potrebbero essere per la riqualificazione delle scuole. «Assieme alle categorie degli edili e della scuola, coinvolgendo l’Ufficio scolastico provinciale, la Città metropolitana e i Comuni – spiega Attanasio – stiamo lavorando a una mappatura reale dello stato delle scuole del territorio, partendo già dai 17 cantieri avviati col Patto per Catania, per mettere a sistema le diverse misure ed evitare la possibile dispersione delle risorse nei mille rivoli previste per gli interventi». Iniziative targate Cisl anche nel settore pubblico. Dove la federazione del Pubblico impiego si è impegnata in prima linea per la stabilizzazione dei precari del Comune di Catania, arrivando a realizzare anche dei seminari di approfondimento per gli iscritti così da dare loro una preparazione per affrontare al meglio le prove tecniche e gli orali. Il confronto con la nuova compagine governativa regionale verterà su vari argomenti. Il nuovo governo e la nuova assemblea – sottolinea Milazzo – dovrà affrontare un  quadro drammatico che ha visto crescere il disagio sociale e di fronte al quale non c’è stata finora un’iniziativa politica capace di invertire la rotta. Ora è il momento».

Per Attanasio, «si dovrà affrontare anche il nodo delle ex Province e, per Catania, quello della Pubbliservizi per la quale chiediamo un gruppo di lavoro ad hoc per superare la crisi».

Dal futuro assessore regionale alla Sanità, i Pensionati della Cisl si aspettano misure adeguate contro le lunghe file e le liste d’attesa al pronto soccorso e negli ambulatori specialistici, per allentare i disagi specie della popolazione anziana.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *