A caccia d' evasori


 
 
 

CATANIA –  Il Consiglio comunale, presieduto da Francesca Raciti, ha approvato nella seduta di prosecuzione di ieri sera l’atto di indirizzo relativo all’affidamento del servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extra-tributarie del Comune e all’attività di individuazione e ricerca dell’evasione. L’atto, presentato dall’assessore al Bilancio Salvatore Andò, è passato con 14 voti favorevoli, uno contrario e 6 consiglieri astenuti sui 21 presenti.
“Si tratta  – ha detto Andò –  di una delibera che pone fine al regime di proroga dell’attività di riscossione e permette di bandire una nuova gara per l’affidamento del servizio per cinque anni. Così come voluto dal Consiglio, l’accertamento, sia nell’ambito del volontario che del coattivo, rimarrà a carico degli uffici comunali che, tuttavia, potranno essere aiutati dalla futura società aggiudicatrice nell’individuare e ricercare le sacche di evasione. Ciò consentirà di allargare la platea dei contribuenti e di incrementare le entrate così come richiesto dalla Corte dei Conti che invita a una più incisiva azione nella lotta all’evasione”.
La delibera è stata approvata con un emendamento dell’assessore Andò, due presentati dal capogruppo di “Catania Futura” Carmelo Coppolino e fatti propri dall’Amministrazione, un emendamento e un subemendamento dei capigruppo di “Articolo 4” e  “Catania 2.0”, Giuseppe Musumeci e Giovanni Marletta, e ancora un emendamento a firma di Daniele Bottino (Primavera per Bianco), Giovanni D’Avola (Pd), Giuseppe Musumeci (Articolo 4) e Mario Crocitti (Con Bianco per Catania).

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