A Catania le prime autopsie di vittime del Covid 19

A  Catania le prime autopsie di vittime del Covid 19

CATANIA – Potrebbero non essere eseguite domani, come invece originariamente previsto dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, le autopsie di 15 dei 16 ospiti della casa di riposo “Don Bosco” di Caltagirone, deceduti durante l’emergenza sanitaria per la pandemia di Covid 19. L’avvocato Dario Riccioli, legale degli indagati, componenti del Consiglio di amministrazione della cooperativa “Don Bosco”, Gaetano La Rosa, Monica La Rosa, Antonino Saviazza, insieme ai colleghi della difesa, ha chiesto la certificazione di avvenuto collaudo e di bio contenimento della struttura precaria allestita all’Ospedale San Marco, dove dovrebbero eseguite le autopsie, in condizioni di massima sicurezza. Gli esami hanno una particolare rilevanza ai fini processuali ed anche dal punto di vista scientifico, perché saranno i primi in assoluto ad essere eseguiti in Sicilia su persone morte affette da Covid 19. Gli altri indagati, dipendenti della cooperativa, Fabrizio Vacirca e Samantha La Rosa, sono difesi rispettivamente dalle avvocatesse Sabina D’Urbino e Francesca Rulli e da Christian Parisi.

Gli esami autoptici sono stati disposti dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Verzera, che sta coordinando le indagini, delegate al pubblico ministero Alberto Santisi, per risalire alle reali cause della vera e propria strage che si è verificata nella struttura per anziani. Se i decessi, cioè, sono stati provocati dal coronavirus o “anche” dall’infezione in soggetti anziani e già afflitti da gravi patologie. Il magistrato ha affidato l’incarico a un pool di medici. Il professore Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina legale, specializzato in anatomia clinica e cadaverica, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale dell’Università di Catania, si avvarrà della collaborazione di Veronica Arcifa, Giuseppe Ragazzi e Monica Salerno. Anche la difesa ha nominato un collegio di medici legali di parte.

Nella casa di riposo per anziani “Don Bosco” di Caltagirone si verificò un mortale focolaio di infezione. Furono in tutto 41 le persone contagiate, 16 quelle decedute in strutture ospedaliere, come il “Gravina” di Caltagirone e nei centro Covid 19 di Catania, tra marzo e aprile. Tutti i pazienti, poi morti, erano asintomatici, risultati negativi ai test sierologici e successivamente positivi ai tamponi. La struttura venne chiusa a fine aprile, con il trasferimento dei malati in ospedali o nelle abitazioni di parenti. Successivamente per permettere l’attività investigativa la Rsa “Don Bosco” è stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri il 5 maggio. La cooperativa, che ha provveduto alla sanificazione degli ambienti, ha intanto presentato istanza di dissequestro al Tribunale del riesame per poter riprendere la normale attività di assistenza. Per i cinque indagati il reato ipotizzato dalla Procura di Caltagirone è di epidemia colposa.

Daniele Lo Porto

(Dal Giornale di Sicilia)

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