Daniele Lo Porto
ACIREALE – L’ “Operazione crowdfunding” sta già dando i primi risultati, a neanche dieci giorni dall’avvio della campagna di sottoscrizione popolare per l’adesione alla società “Noi siamo Acireale”. Già sottoscritte diverse quote Vip, Gold e Silver (da 2.000, 1.000 e 500 euro) per un totale di circa 25.000 euro. “Siamo soddisfatti ed ottimisti, anche oggi (domenica per chi legge) abbiamo registrato la fiducia di alcuni “soci vip” – spiega Gianluca Cannavò, presidente onorario dell’Acireale fino allo scorso 6 maggio e vice presidente di “Noi siamo Acireale” -, che credono nel rilancio del calcio acese e la possibilità del ritorno nel calcio professionistico”.
Cannavò, insieme al presidente Giuseppe Fasone, rappresenta il trait d’union, il traghettatore da un vecchio e ormai superato modo di gestire una società sportiva ad un sistema nuovo e moderno, che garantisce continuità e programmazione, non vincolando la gestione societaria solo agli umori e alla disponibilità di un singolo proprietario. Il crowdfunding, infatti, è una sorta di azionariato popolare che consente a chiunque di far parte della società con privilegi e rischi diversi, naturalmente, a seconda dell’impegno economico.
L’obiettivo di “Noi siamo Acireale” è di raggiungere il tetto di almeno 150.000 euro entro la data del 20 giugno, cioè circa un terzo delle risorse necessarie per affrontare il campionato di Serie D senza difficoltà. Il resto sarebbe garantito dall’attuale proprietà e dagli introiti del botteghino, della pubblicità e dell’attività di marketing. Nei primi di giugno Fasone e Cannavò si recheranno alla Lega nazionale dilettanti per definire e chiarire i vari passaggi burocratici legati al titolo sportivo di Serie D, successivamente alla data del 20 giugno sarà sottoscritto un protocollo d’intesa con la proprietà del club granata per rendere operativa la partecipazione di “Noi siamo Acireale” alla gestione societaria.
“Vogliamo realizzare un programma di rilancio del calcio ad Acireale nel medio e lungo periodo – conclude Gianluca Cannavò – per riportarlo ai livelli che la città merita ed ha ottenuto in passato. Ripartiamo da una squadra che ha ottenuto, dopo una stagione travagliata, il settimo posto, abbiamo rispettato tutti gli impegni economici per presentarci al via della prossima stagione senza penalizzazioni e vogliamo essere pionieri in Sicilia di un nuovo metodo gestionale che in Inghilterra e Spagna è ormai consolidato e in Italia ha consentito, ad esempio, la rinascita del Parma”.
Dal Giornale di Sicilia