Acireale, dalla guerra alla pace nelle reinterpretazioni cinematografiche e musicali promosse dalla Fondazione Bellini

ACIREALE – Non è stato un ciclo di incontri a scopo celebrativo per rievocare la vittoria dell’Italia alla prima guerra mondiale. L’altra faccia della medaglia, l’iniziativa in cinque giornate organizzata dalla Fondazione Bellini di Acireale ha voluto piuttosto significare come il desiderio di giustizia sociale e l’anelito di pace si accompagnarono a tutte le fasi di svolgimento della Grande Guerra, combattuta sul fronte e in trincea che causò al Paese centinaia di migliaia di vittime specie fra i giovani e i giovanissimi. In effetti, proprio per rimarcare l’importanza della pace, domani mattina alle 10.30 la Fondazione Bellini inaugurerà nel percorso naturalistico delle Chiazzette, all’interno della Riserva naturale della Timpa, il Muro della Pace, cui hanno lavorato diversi tecnici e maestranze di imprese locali, ma al quale hanno dedicato tempo ed energie tredici studentesse del Liceo Archimede di Acireale. Ciascuna di loro ha impresso su una piastrella di pietra lavica il termine pace scritto in diverse lingue del mondo. L’installazione, che sarà posizionata all’altezza del terzo tornante delle Chiazzette, rimarrà lì per sempre a rimarcare il messaggio di pace di cui la Fondazione Bellini, attraverso i ragazzi della Scuola, si è fatta portatrice.

Alla pace sono stati dedicati i due eventi in programma ieri pomeriggio al multisala Margherita e questa sera nell’antisala consiliare del Palazzo di città. La sala cinematografica ha proiettato la pellicola La Grande Guerra, il film capolavoro del regista Mario Monicelli datato 1959, prodotto da Dino De Laurentis, interpretato magistralmente da Alberto Sordi e Vittorio Gassman con la partecipazione di Silvana Mangano, premiato con il Leone d’Oro al Festival di Venezia nello stesso anno e con il David di Donatello a Taormina nel 1960, in nomination per l’Oscar come miglior film straniero in quella stessa stagione. Il film è una commedia all’italiana, dal significato profondo sulle vicissitudini del primo conflitto bellico mondiale e dal messaggio forte, quello finale, cioè che si può pagare anche con la vita la volontà di far prevalere l’ideale di pace e giustizia sulle necessità quotidiane della guerra. La proiezione del film è stata preceduta da una prolusione di Mario Patanè, esperto di critica cinematografica (nella foto in fondo all’articolo)

Questa sera, invece, l’antisala consiliare del Municipio, gremita in ogni ordine di posti, ha ospitato l’applauditissimo recital musicale di Carlo Muratori (nella foto d’apertura) dal titolo Njura Cirasa, recentemente allestito dal cantautore siracusano proprio per ricordare la prima guerra mondiale attraverso composizioni inedite, la rilettura delle liriche di Ignazio Buttitta e di brani di Terra Matta di Vincenzo Rabito e la reinterpretazione di “Vitti ‘na Crozza e di “E voi durmiti ancora” la famosa poesia siciliana scritta da Giovanni Formisano nel 1910 e musicata da Gaetano Emanuel Calì.  Momenti di pura emozione per la straordinaria capacità comunicativa e il grande carisma del cantautore, impegnato da tempo nel recupero di antichi canti di tradizione orale.  Al recital di questa sera sono stati presenti il Sindaco di Acireale Stefano Alì e il presidente del Consiglio Comunale Sonia Abbotto.

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