Acireale, la fondazione Bellini riapre la chiesa del SS. Crocifisso. Tornano alla luce i luoghi dell'anima e le memorie del cuore degli Acesi

ACIREALE – La sintesi di una bella serata di inizio dicembre, cielo terso e un po’ di freddo, alla riscoperta dei tesori nascosti di Acireale sta tutta nel volto del signor Giovanni Battiato, sessantacinque anni, cresciuto in quei luoghi che, dagli anni cinquanta e fino all’inizio degli ottanta, rappresentavano il “polmone finanziario” della città con decine e decine di aziende floride ed operanti nella commercializzazione ed esportazione all’estero di limoni ed arance. Gli occhi di Battiato ieri sera si sono bagnati di lacrime di commozione nel rievocare come in quei siti alla periferia sud di Acireale, alle spalle della vecchia stazione ferroviaria e di via Salvatore Vigo, intere generazioni di lavoratori del comparto agrumicolo alternavano la professionalità del loro mestiere aziendale con la passione per la lavorazione della cartapesta e la manifattura dei fiori nonché con la fede e la devozione al SS. Crocifisso. Ancora oggi, Battiato e qualche altro fedele allestiscono ogni anno un’infiorata sul sagrato della Chiesa in occasione della processione della Madonna del Carmine che il 16 luglio dalla parte bassa di via Vittorio Emanuele si snoda per tutto il quartiere. La Chiesa del SS. Crocifisso del Rinazzo, originata da un’edicola votiva attribuita al Maestro Giacinto Platania alla fine del 1600, da ieri sera, e per tutto il weekend, è riaperta al pubblico grazie alla Fondazione Bellini di Acireale nell’ambito del progetto #memore che durerà ancora tutto il mese di dicembre e che vedrà la riapertura di altre tre Chiese (San Francesco di Paola, Santa Maria Maddalena e Arcangelo Raffaele) nei prossimi tre fine settimana.

Alla riapertura della Chiesa del SS. Crocifisso erano presenti, oltre al presidente e ai consiglieri della Fondazione, anche il Sindaco di Acireale Stefano Alì e padre Salvatore Garozzo, parroco della Chiesa del Carmine, unitamente a rappresentanti delle associazioni culturali cittadine e dei club service insieme a tanti giovani. L’iniziativa #memore, organizzata dalla Fondazione insieme al Comune e alla Diocesi di Acireale e all’associazione Cento Campanili, si inserisce nel contesto di un sobrio ma efficace programma natalizio della Fondazione Bellini che contempla anche l’esibizione del Maestro Carmelo Sapienza e del gruppo Triquetra nello spettacolo Natali Sicilianu che si terrà al Teatro del Liceo Archimede il prossimo 18 dicembre nonchè il concerto di Natale dell’Orchestra giovanile Bellini dell’Istituto Musicale V. Bellini di Catania diretta dal Maestro Giuseppe Romeo che si esibirà il 20 dicembre in Cattedrale. Il programma natalizio si chiuderà agli inizi di gennaio con una iniziativa congiunta delle due Fondazioni comunali, Bellini e Carnevale, che avranno modo di collaborare anche nel corso del 2019 in altre iniziative.

Sulla Chiesa SS.Crocifisso del Rinazzo ci sono varie informazioni storiche che ieri, con efficace sintesi, ha illustrato al numeroso pubblico la dottoressa Valeria Manciagli, storica dell’arte e consigliere della Fondazione Bellini. A proposito scrisse il canonico Vincenzo Raciti Romeo, bibliotecario della Zelantea, nella terza edizione (1927) della sua Guida storico-monumentale. Acireale e dintorni: “[La Chiesa] fu fabbricata con le offerte dei fedeli negli anni 1683-1687. L’Aliotta la enumera tra le chiese distrutte dal disastro del 1693. Venne riedificata nella seconda metà del secolo XVIII e portata a compimento per opera del sac. Paolo Castorina. Sono opera di lui le statue in legno che adornano l’interno di questa chiesa, che si vuole disegnata dall’architetto Paolo Amico con decorazioni dell’ingegnere Francesco di Paola Patanè. Nell’altare maggiore coronato da un frontespizio di stile corintio in marmo si venera la devota immagine del Crocifisso, dipinto nel 1683 da Giacinto Platania e ritoccata negli ultimi tempi da mano imperita”. I dubbi riguardavano proprio quella mano inesperta che alterò l’originale dipinto del Platania.

Poche informazioni che la Fondazione Bellini, grazie al lavoro di Mariella Fischetti, Valeria Manciagli e Paola Pennisi, è stata capace di integrare, attingendo ad ulteriori fonti storiche. E così, oltre ai nomi menzionati dal canonico Raciti Romeo, compaiono quelli del Mastro Francesco Li Gresti che completò la realizzazione dell’edificio; del pittore Michele Vecchio, autore di quattro tele sul tema della crocifissione; del maestro d’ascia Ignazio Castorina (e dell’intera sua famiglia) cui è ascrivibile la costruzione sia delle due statue della Veronica e del Longino poste nella Chiesa sia dell’Arcangelo Raffaele posto nell’omonima Chiesetta; oppure ancora di Mariano Calì il quale realizzò il disegno dei due angeli posti sul frontone della Chiesa. E così via.

Per saperne di più, non resta che recarsi a visitare la Chiesa del SS.Crocifisso del Rinazzo e ammirarla con gli occhi del “diverso presente” capaci di apprezzare quanto di bello il passato ha lasciato ad Acireale e che, per fortuna, non è andato del tutto perduto. Sono luoghi dell’anima e memorie del cuore quelli che la Fondazione Bellini vuole riproporre agli Acesi e non macerie di sontuosi monumenti ed edifici appartenenti ad un passato che non tornerà mai più. E’ la “riscoperta del Bello” che diventa anche un percorso educativo per le giovani generazioni di studenti e laureati i quali forgiano e maturano in questo modo le vere competenze di cittadinanza attiva e responsabile

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