Acireale, la Fondazione Bellini riapre la Chiesa dell'Arcangelo Raffaele e sostiene il restauro della statua di Sant'Emidio a Pennisi

ACIREALE – Ultimo atto del primo episodio del progetto #memore. Ancora per qualche ora, dalle 17 alle 20 di oggi domenica 30 dicembre, la Chiesa dell’Arcangelo Raffaele, riaperta al pubblico dalla Fondazione Bellini di Acireale venerdì sera, sarà visitabile e si potranno ammirare al loro interno alcune tele e pitture della scuola acese che si richiamava a Pietro Paolo Vasta e a Vito D’Anna. Alla riapertura della Chiesa sono intervenuti, con un interessante contributo tra arte e devozione, padre Orazio Barbarino e la dottoressa Carmela Cappa, storica dell’arte, della Sopraintendenza ai BB.CC. di Catania. Quest’ultima, affascinando il pubblico presente, ha riletto i quadri presenti all’interno della Chiesa, vivificandone i contenuti, esaltandone le caratteristiche artistiche riconducibili ad una vera e propria scuola di pittori acesi, affermatasi a livello nazionale fra la metà e la fine del 1700.

Sulla Chiesa e sul Collegio che la ospita, così scriveva il canonico Vincenzo Raciti Romeo a pagina 169 della sua ben nota Guida storico-monumentale Acireale e dintorni. “Scendendo giù per la medesima via, a destra di una piazzetta alberata, è sita questa chiesa fondata nel 1736 dal Signor Mariano Mangani – Il Collegio allora denominato Ritiro di donzelle oneste fu istituito circa il 1750 da Suor Venera Mangani terziaria domenicana e figlia unica del suddetto, la quale impiegò il suo patrimonio per la fabbrica e fondazione di questo istituto sussidiato dal Comune con assegni deliberati dal consiglio municipale negli anni 1760-1765 e 1794 – Il Collegio è amministrato da una commissione eletta secondo lo statuto di fondazione sotto la vigilanza dell’autorità tutoria. Vi sono le scuole femminili e di complemento – La chiesa si distingue per pulitezza e dovizia di sacri arredi – Il quadro del titolare è di Pietro Paolo Vasta, gli altri furono eseguiti da Matteo Desiderato mediocre pittore del secolo XIX”.

Concluso il primo episodio del progetto #memore, il prossimo appuntamento culturale della Fondazione Bellini sarà il 2 gennaio, alle 19.30, con lo spettacolo Novenanimata, a cura dell’associazione Cartura di Catania, che da più di 20 anni opera nell’ambito artistico e culturale e al recupero del materiale di scarto ai fini artistici. Lo spettacolo, unico nel suo genere, sarà ospitato nel nuovissimo Auditorium della Chiesa Santissimi Cosma e Damiano nel quartiere S.Cosmo a nord di Acireale e sarà realizzato insieme alla Fondazione del Carnevale di Acireale. L’evento è già pubblicizzato sui principali social e sull’apposita pagina Facebook.  Si tratta di un viaggio nello spazio e nel tempo, dalle origini del mondo alla nascita di Gesù, dal tempo dei giganti a quello degli uomini. Novenanimata è uno spettacolo che unisce il teatro di figura Carturista alla ricerca musicale di Areasud, un progetto visivo e sonoro che combina gli elementi della tradizione e della cultura popolare alla sperimentazione teatrale.

In questi giorni che hanno drammaticamente interessato l’acese, con l’evento sismico del 26 dicembre, la Fondazione Bellini ha voluto spendersi in favore della gente di Pennisi, la frazione a nord di Acireale, profondamente toccata dal terremoto, come del resto la vicina Fleri in territorio di Zafferana Etnea. E’ stata infatti lanciata ieri una campagna di crowfunding dal titolo #ritornasantemidio per sostenere il restauro della statua di Sant’Emidio. E’ possibile effettuare una donazione accedendo alla piattaforma Meridonare.it e alla pagina dedicata all’attività della Fondazione.

Si legge nella motivazione che ha portato alla campagna di crowdfunding: “Il terremoto del 26/12/2018 che ha interessato la zona etnea ha determinato crolli e rovine nel territorio di Pennisi, frazione a Nord di Acireale, una delle zone più colpite insieme a Fleri. A Pennisi, insieme al campanile venuto giù a seguito della violenta scossa sismica, é caduta a terra rovinosamente anche la statua di Sant’Emidio, antico Vescovo di Ascoli Piceno, considerato il Santo protettore dei terremoti. Scrive Seby Pittera: “ Il Santo fu scelto come compatrono della parrocchia e la chiesa e’ affrescata con scene della sua vita, lavori eseguiti dal pittore acese Francesco Patanè. Nel 1937 si chiese licenza di erigere una statua nel sagrato. Nel 1937 vescovo [di Acireale] mons. Salvatore Russo autorizzò don Giuseppe Arcidiacono (parroco protempore di Pennisi) a collocare sul sagrato della chiesa un piedistallo con la statua e a provvedere alla sistemazione della piazza antistante” . A quella statua, considerata anche l’elevata sismicità dell’intera frazione che giace sulla faglia di Fiandaca, la popolazione del luogo é particolarmente legata. É un fatto di devozione, ma anche di tradizione, Con la raccolta fondi, promossa dalla Fondazione culturale Bellini di Acireale si intendono mobilitare Acesi e Siciliani per recuperare in fretta le risorse finanziarie per restaurare la preziosa statua in marmo, affidandone l’opera ad un Maestro artigiano esperto. Non avendo la Fondazione come finalità primaria il sostegno finanziario diretto ad iniziative benefiche, i suoi componenti interverranno con una donazione a titolo personale e si faranno carico di promuovere la raccolta anche presso amici, conoscenti e sostenitori della Fondazione medesima”

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