Acireale ricorda la prima guerra mondiale con iniziative ed incontri promossi dalla Fondazione Bellini

ACIREALE – A maggio di questo 2019 ricorreranno i cento anni dalla collocazione, sulla parete del portico interno nell’ex Liceo Ginnasio Gulli e Pennisi – accanto alla Biblioteca Zelantea – della lapide posta il 24 maggio 1919 a memoria degli oltre cinquanta ragazzi, studenti del Liceo caduti nella guerra del 1915-18. La foto, gentilmente concessa dall’acese Enzo Figuera, fa il paio con un’altra simile (scattata dallo stesso autore e pubblicata in fondo all’articolo) relativa ad una lapide collocata il 24 giugno 1920 nella struttura dei Padri Filippini sempre a cura del s.c. studentesco Dante Alighieri di Acireale. Altre lapidi commemorative sono poste all’interno del Collegio Pennisi e dell’Istituto San Michele a ricordo del tributo di giovani vite pagato dalle scuole acesi durante la Grande Guerra (in fondo all’articolo).

La prima guerra mondiale, di cui nel 2018 è caduto il centenario dalla sua conclusione, la Grande Guerra vinta dall’Italia dopo la disfatta di Caporetto e la sostituzione di Luigi Cadorna con Armando Diaz alla guida dell’esercito, un conflitto armato su scala mondiale che pose fine alla Belle Epoque e ad un periodo di grande stabilità politica europea, causò tante vittime fra i Siciliani e gli Acesi. La guerra per l’Italia non fu solo “settentrionale” e la Sicilia giocò un ruolo importante durante il conflitto.

Per tali motivi, la Fondazione Bellini di Acireale, di nuovo in pista dopo le attività culturali organizzate a cavallo fra la fine del 2018 e l’inizio del nuovo anno, ha organizzato un ciclo di iniziative e di incontri a carattere multidisciplinare dal titolo L’altra faccia della medaglia. La Sicilia e la Grande Guerra. Il programma sarà presentato alla stampa lunedì 25 marzo alle 10.30 al Comune di Acireale, alla presenza del Sindaco Stefano Alì e dei promotori. All’allestimento del ciclo di incontri hanno lavorato in particolare la Vice Presidente della Fondazione Mariella Fischetti unitamente alle consigliere Felicia Cutolo, Valeria Manciagli, Elisa Marino e Paola Pennisi. Attraverso un approccio multidisciplinare, dalla letteratura al cinema, dalla musica all’analisi storica, si farà memoria di una grande storia siciliana, per troppo tempo messa da parte, non conosciuta o addirittura dimenticata. Cinque giorni consecutivi per riflettere sulla Grande Guerra.

Il primo appuntamento de L’altra faccia della medaglia è previsto per il 27 marzo, alle ore 18.00, nell’antisala consiliare del Palazzo di Città. Introdurranno il Sindaco Alì e il Presidente della Fondazione Bellini Rosario Faraci. L’apertura è stata affidata al gruppo di studiosi e ricercatori della cattedra di Storia Contemporanea dell’Università di Catania, i professori Giuseppe Barone, Alessia Facineroso e Angelo Granata che discuteranno della Grande Guerra, la Sicilia e naturalmente di Acireale, con una documentata lettura storica degli eventi bellici arricchita di statistiche, notizie, fatti e dati molti dei quali inediti. Il professore Barone è uno dei più autorevoli studiosi italiani della Grande Guerra e ha pubblicato diversi libri sulla prima guerra mondiale e la Sicilia, dai paesi iblei a Catania. Quell’evento bellico costò milioni di morti alle famiglie meridionali, già fortemente imbevute di sentimento nazionale; in più, dal punto di vista economico la guerra inasprì il solco delle disparità tra Nord e Sud. Durante la guerra, inoltre la Sicilia ospitò migliaia di prigionieri austro-ungarici. Queste vicende sono ricostruite puntualmente anche nel prezioso volume di recente pubblicazione dal titolo Storia mondiale della Sicilia (Laterza, 2018), curato proprio dal professore Giuseppe Barone e dal suo gruppo di ricerca.

L’altra faccia della medaglia è in fondo anche il rovescio della guerra. Con quell’anelito di pace che diventa valore universale, principio fondante di civile convivenza e strumento di coesione sociale che però non può rimanere uno slogan e deve essere vivificato con continuità attraverso azioni concrete. E’ proprio per tali motivi che la Fondazione Bellini domenica 31 marzo, nel percorso naturalistico delle Chiazzette all’interno della Riserva Naturale della Timpa, inaugurerà alle 10.30 il Muro della Pace, realizzato da tredici studentesse del Liceo Archimede di Acireale, con la collaborazione di Carmen Cutuli dell’associazione d’arte Terra Aria Fuoco, della Grasso Marmi srl e con il supporto di Giuseppe Riccardi. Alla realizzazione del Muro della Pace, coordinate dalle professoresse Felicia Cutolo e Cristina D’Ambra, hanno lavorato le studentesse del Liceo Vanessa Pagano, Noemi Cerruti e Saadia Hammoudat (classe 2E); Elga Mantione, Eleonora Marletta, Martina Ardizzone e Alessia Salamone (classe 2B); Evelyn Modica e Laura Proietto (3B);  Sonia Giudice, Ada Martinez e Giulia Nicotra (classe 3F); Lucrezia Bonafede (classe 4B).

Il programma degli eventi, che verrà reso noto lunedì mattina in conferenza stampa, è stato anticipato dagli organizzatori sulla pagina Facebook della Fondazione.

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