Acireale tra arte e musica con la Fondazione Bellini che riapre dopo decenni la Chiesa della Maddalena

ACIREALE – Terza settimana del progetto #memore portato avanti dalla Fondazione Bellini di Acireale. Nell’ultimo weekend che precede il Natale, è stata riaperta al pubblico la Chiesa della Maddalena, sita in via Vittorio Emanuele, chiusa da diversi decenni, esattamente da quando la ditta incaricata di eseguire i lavori di ristrutturazione fallì e l’opera di rifacimento non venne più portata a compimento. Della Chiesa, appartenente all’ordine dei padri Filippini e alla quale affettivamente sono legati moltissimi Acesi, parlò dettagliatamente nella sua Guida storico-monumentale Acireale e Dintorni del 1927 il canonico Vincenzo Raciti Romeo, storico bibliotecario della Zelantea.

Si legge a pag. 114 del prezioso manoscritto: “Salendo per la stessa via si incontra questa chiesa con severo prospetto di stile dorico che rinquadra un portale di pietra lavica artisticamente intagliato in stile barocco. Fu edificata dal Can. Marcantonio Grassi a cui venne riconosciuto dall’Ordinario (26 aprile 1696) il diritto di patronato trasmissibile agli eredi. L’atto di dotazione di questa chiesa fu stipulato dal fondatore in notar Sebastiano Gulli 22 luglio 1696. Il Grassi, per testamento del 1708, lasciò la sua eredità alla detta chiesa, istituendo fidecommissario il pronipote Marcantonio figlio di Pietro Grasso e suoi discendenti, a condizione che estinta questa linea succedesse negli stessi diritti il Rettore della chiesa, con l’onere di cumulare le rendite per la fondazione di una Collegiata. Morto il fondatore il 1 ottobre 1713 e seguita la morte del pronipote nel 1717, la linea indicata si estinse e successe il Rettore che dovette sostenere, contro i presunti eredi, un dispendioso litigio, nel quale i beni della eredità, in gran parte furono liquidati, rendendosi inattuabile la istituzione della Collegiata. Il rettore P.Mariano Patanè fondatore dell’Oratorio filippino, nel 1770 fece istanza a Mons.r Ventimiglia di assegnare alle istituzione delle scuole dell’Oratorio il residuo delle rendite destinate alla Collegiata, prelevando le spese per lo adempimento degli oneri. La domanda, col favore del vescovo, ottenne la regia approvazione con decreto del 27 marzo 1779. La chiesa danneggiata dal terremoto del 1753, venne restaurata nel 1765 dai PP. Dell’Oratorio e abbellita, col nuovo prospetto, dai medesimi nell’ultima metà del secolo XIX. Il quadro ad olio della Maddalena è reputato tra le migliori pitture di Pietro Paolo Vasta. Il S.Agostino, la Madonna di Valverde e il S.Nicola di Tolentino sono opere di Alessandro Vasta”

La Chiesa è stata riaperta al pubblico venerdì 21 dicembre con i saluti del Sindaco di Acireale Stefano Alì, del Presidente della Fondazione Rosario Faraci e di Padre Alfio Cantarella e con una suggestiva doppia presentazione storica curata da Fulvia Caffo, già Sovraintendente ai BB.CC. di Catania e da Paola Pennisi, consigliera della Fondazione Bellini. L’edificio di culto, impreziosito al suo interno da un gigantesco presepe in legno opera del maestro Salvatore Chiarenza, è rimasto visitabile anche nei giorni successivi, durante il weekend. Sabato 22 si è tenuto nel pomeriggio un concerto con la zampogna dell’artista brontese Raffaele Liuzzo, profondo conoscitore delle tradizioni popolari jonico-etnee. Domenica 23 invece la riapertura mattutina della Chiesa è stata accompagnata da un applauditissimo concerto con violoncello del musicista acese Enrico Sorbello che ha deliziato il numeroso pubblico con alcune originali musiche barocche del Seicento, da lui stesso rivisitate e arrangiate.

La Chiesa potrebbe essere ancora riaperta prossimamente e la Fondazione si sta impegnando per restituire agli Acesi la visione della pala d’altare di Paolo Vasta, che rappresenta un vero e proprio gioiello artistico e pittorico della città.

L’ultimo momento del primo episodio di #memore si terrà la prossima settimana, con la riapertura della Chiesa dell’Arcangelo Raffaele in programma venerdì 28 dicembre alle 18.00 e visitabile per tutto il weekend, il sabato dalle 17 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20. Intanto, è tutto pronto per un altro spettacolo organizzato in collaborazione con la Fondazione del Carnevale, la Novenanimata, che si terrà il 2 gennaio alle 19.30 nel nuovo Auditorium della Chiesa SS.Cosma e Damiano, nell’omonimo quartiere a nord di Acireale. Si tratta di un viaggio nello spazio e nel tempo, dalle origini del mondo alla nascita di Gesù, dal tempo dei giganti a quello degli uomini, proposto dall’associazione Cartura che da più di 20 anni opera nell’ambito artistico e culturale e al recupero del materiale di scarto ai fini artistici. Marotte, marionette, ombre, macchine di scena e i giganti della bottega Cartura diventeranno gli inediti protagonisti dello spettacolo, un racconto visivo dove gli esperimenti dei musicisti di AreaSud svilupperanno una narrazione parallela in cui gli strumenti del passato riprendono vita: zampogna, pipita, gaita, riqq, ney, organetto e molti altri.

 

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