CATANIA – In merito alla decisione del Consiglio dei Ministri relativamente al DEF 2017 che avrebbe escluso il progetto della nuova pista dell’Aeroporto di Catania fra quelli considerati “prioritari”, interviene l’amministratore delegato di SAC, Nico Torrisi. “In attesa – dice Torrisi – di conoscere le valutazioni che hanno portato il Mit a questa decisione, ho parlato con il presidente Crocetta che, consapevole dell’importanza strategica dell’infrastruttura, ha garantito il suo immediato impegno con il governo nazionale. E confidiamo altresì nell’iniziativa del sindaco Bianco che si è subito attivato fissando per la settimana prossima una riunione con il ministro Delrio alla quale prenderà parte anche una delegazione di SAC”.
“Quest’opera – prosegue Torrisi (nella foto) – è indispensabile per il territorio: prova ne sia la continua crescita del traffico dei passeggeri sul nostro scalo da novembre 2016 ad oggi (media del +19%, con quasi 8 milioni di utenti nel 2016) e l’attenzione di storiche e nuove compagnie aeree pronte a investire su Catania. “Chi frena o dice no allo sviluppo dell’Aeroporto di Catania, il più grande del sud Italia e scalo di riferimento di sette delle nove province siciliane, non solo condanna all’immobilità un territorio, ma si rende strumentalmente responsabile del mancato sviluppo sociale, culturale ed economico di una intera comunità, già gravata dalla marginalità geografica e dalla storica assenza di adeguati collegamenti ferroviari”.
Noi catanesi , purtroppo , siamo fatti cosi ; invece di accontentarci di una mafalda con la mortadella pretendiamo le tartine al caviale . Perche`mi chiedo pretendere una nuova pista quando con quattro spiccioli potremmo avere lo stesso risultato con l’allungamente di quella esistente ? Per la precisione sono 47 anni e non 30 , come qualcuno ha scritto erroneamente , che ci si dibatte per questo allungamento . Non e` neppure veritiero,quanto asseriscono alcune autorita` del settore, che bisognerebbe studiare un nuovo progetto . Di progetti,nel passato,ne sono stati proposti due . Il primo il piu`realistico , sotterrare cento metri della ferrovia Catania-Siracusa per allungare la pista . Il secondo , piu` futuristico ma logisticamente interessante, spostare la stazione centrale dove finisce il viale M.Rapisardi con un vedere panoramico illuminante di tutta la citta`e liberare il lungo mare da quella cintura di pinari che portano a Siracusa . Non se ne fara` niente dell’uno e dell’altro . Voglio ricordarvi un vecchio proverbio siciliano : quannu u sceccu non voli viviri con ci po` mancu u padreterno ” .