Agricoltura, ottima annata per l'arancia rossa

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA  –  L’eccezionale ondata di maltempo registrata ad ottobre che ha investito la Piana di Catania e la provincia di Siracusa non ha compromesso in alcun modo gli aranceti e se gli imprenditori agricoli riceveranno gli aiuti promessi, per lotta alla fitopatie e il reimpianto di ampie superfici vocate, saranno ridotti al minimo  i problemi alla produzione anche per gli anni a venire.  Alla vigilia dell’apertura della campagna agrumicola 2018–2019 dal Consorzio di tutela Arancia Rossa Igp arrivano buone notizie sulla qualità di Tarocco, Moro e Sanguinello.   “Per questa campagna siamo pronti a commercializzare un prodotto che, oltre alle caratteristiche organolettiche già ampiamente riconosciute dai consumatori, dai commercianti dalla Grande distribuzione organizzata e dai consumatori, ha anche una pezzatura medio grande, ideale per essere vendute bene sia in Italia sia all’estero – afferma il presidente del Consorzio, Giovani Selvaggi , nella foto sotto con i componenti del Cda -. A determinare questo risultato è stata l’attenzione e la cura dei produttori che hanno avuto la possibilità di poter puntare su una produzione ridotta nei volumi, a causa delle avverse condizioni climatiche, ma di grandissima qualità”.

ll Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha la sua sede a Catania, ma comprende un territorio che si estende su tre province: 19 comuni che vanno dalla fascia pedemontana dell’Etna alla Piana di Catania, 11 comuni del Siracusano fino alle colline di Centuripe, Regalbuto e Catenanuova. L’obiettivo è  tutelare, promuovere e valorizzare il “Tarocco”, “Moro” e “Sanguinello”, che, con le varie cultivar, sono le varietà di arancia rossa previste dal disciplinare di produzione. Il Consorzio, che conta oggi oltre 600 soci fra produttori e confezionatori, per  6.500 ettari di coltivazione certificata, è riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole, forestali ed alimentari. La produzione nel 2017 è stata di 170 mila tonnellate, quest’anno si prevede una contrazione del 10-15%. Il frutto fresco è commercializzato da metà dicembre, proprio tra pochi giorni, e metà giugno e viene prodotto esclusivamente in un territorio unico, per il particolare clima e le sue  notevoli escursioni termiche che conferiscono il gusto e il colore rosso, inimitabile e irripetibile in altre zone di produzione. Oggi l’arancia rossa di Sicilia viene utilizzata anche nei prodotti trasformati, composti ed elaborati, e sono sempre più numerose le aziende che richiedono l’autorizzazione all’uso della denominazione al Consorzio. Avere sul mercato dei prodotti a base di “Arancia Rossa di Sicilia”, come spremute, marmellate, caramelle, frollini, amaro ed altri prodotti ancora consente di destagionalizzare il prodotto e permettono al consumatore di poterne usufruire per tutto l’anno, purchè si utilizzi il prodotto originale.

“Su  versante della contraffazione auspichiamo che il Governo vari presto una legge che garantisca la tracciabilità delle arance utilizzate per la produzione dei succhi in modo da valorizzare le arance rosse che, come è noto, hanno caratteristiche nutrizionali uniche – sottolinea Giovanni  Selvaggi che guarda vanti con ottimismo -. La campagna 2018 – 2019 può diventare l’esempio paradigmatico di quello che deve diventare lo standard produttivo dell’Arancia Rossa IGP, arance di grande qualità capaci di far conoscere la Sicilia nel mondo. Per questo motivo stiamo lavorando ad una campagna di comunicazione di grande impatto sulla Gdo e sui consumatori al dettaglio”.

Attualmente, tra mercato italiano ed esteri, il Consorzio commercializza 170 mila tonnellate di agrumi. In Italia la maggior parte del prodotto, anche per questa campagna, andrà ai canali della grande distribuzione e poi al dettaglio, fruttivendoli e piccole attività commerciali. Un settore, quest’ultimo, dove grazie anche ad un’attenta opera di vigilanza degli addetti del Consorzio, sono state sventate molte truffe a danno dei consumatori e dei produttori.   L’arancia rossa di Sicilia Igp è, infatti,  un prodotto dalle caratteristiche uniche e va difeso dalle truffe e dalle contraffazioni: non è casuale che nel settore della ristorazione di qualità l’impiego del  tarocco rosso Igp sia cresciuto del 10%”. La ristorazione, oltre a muovere quantità crescenti, si dimostra sempre più una vetrina di grande visibilità per l’arancia rossa. Per questo motivo sono già in cantiere delle iniziative di co-marketing con importanti chef italiani ed internazionali per spingere ancora di più sull’utilizzo del  prodotto siciliano. A scarseggiare per la campagna 2018 – 2019  sarà la piccola pezzatura,  in genere richiesta dalle industrie di trasformazione, che tendono ad acquistare a prezzi particolarmente bassi e non valorizzano la tipicità delle  arance.

Dal Giornale di Sicilia

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