All'acceleratore WCap di Catania uno spazio privilegiato di innovazione per le imprese digitali

Saro Faraci

CATANIA – Ci sono luoghi dell’innovazione dove nascono e si sviluppano le imprese del futuro. Fin qui niente di nuovo, qualcuno potrebbe obiettare. In effetti, gli “incubatori”, si chiamano così, sono sempre esistiti anche quando di rivoluzione digitale non si parlava nemmeno; la loro funzione principale è stata sempre quella di dare assistenza, servizi, formazione e networking alle neo imprese ospitate al loro interno. Enti di sviluppo, Università e privati hanno dato vita a diverse iniziative del genere in tutto il Paese. Tuttavia, è proprio la rivoluzione digitale ad aver favorito la nascita di nuovi e differenti spazi dell’innovazione dove, mentre tutto quello detto prima (l’assistenza, i servizi, etc..) continua ad essere fornito alle imprese ospitate, è l’incontro fra persone, idee e progetti che rappresenta il grande valore aggiunto di questi nuovi contenitori di sapere tecnologico che ormai si sono trasformati in veri e propri hub di creatività, imprenditorialità, innovazione e trasferimento tecnologico.

A Catania opera da anni il WCap, l’acceleratore di TIM per le nuove imprese digitali. In Italia ci sono in tutto quattro strutture del genere, a Milano, Bologna, Roma e per l’appunto Catania che serve tutto il centro-Sud del Paese. La sede etnea offre 80 postazioni di lavoro, 4 sale riunioni, 1 sala eventi con capienza di 50 posti e 1 sala ristoro. Questi sono i servizi base offerti. Ovviamente, è il contenuto a fare la differenza. Ogni giorno sono decine le start up ospitate che si confrontano con mentor, coach, formatori, affinando e perfezionando la propria idea imprenditoriale, entrando in contatto con fornitori, clienti ed investitori, incontrando le altre comunità di startupper e aspiranti imprenditori presenti nel territorio. Così si contribuisce a trasmettere cultura d’impresa, oltre i confini delle Università e dei corsi specialistici. Ad animare questa struttura è Luca Addesso, l’accelerator leader di Tim WCap Catania insieme a Marco Sigillo e Loredana Tomasello che lo collaborano.

Le start up accelerate sono individuate e selezionate attraverso un’apposita call che periodicamente TIM lancia in tutta Italia proprio per annettere al proprio sistema i migliori cervelli imprenditoriali del Paese. La “nuova call for partners” è partita appena due giorni fa e c’è tempo fino al 18 febbraio del 2018 per presentare l’application.

Ieri pomeriggio, gli studenti del corso di Innovation and Business Models dell’Università di Catania hanno visitato la struttura del TIM WCap, accolti da Luca Addesso, e hanno incontrato tre start up ospitate dentro l’acceleratore catanese. Con questo incontro svoltosi nella struttura di via Novara 59 a Catania, gli universitari della laurea magistrale in Direzione Aziendale, molti dei quali prossimi alla laurea, hanno concluso il loro semestre in cui a lezioni e seminari in aula hanno alternato visite aziendali e meeting fuori dall’Università compiendo una sorta di ideale viaggio dentro il mondo dell’innovazione, tecnologica e digitale, dove Catania e le sue imprese sono per fortuna presenti, senza accusare alcun ritardo in questo campo rispetto al resto del Paese

Le start up con le quali gli studenti si sono incontrate nascono tutte e tre da originalissime idee dei loro fondatori.

Niwaen è una realtà a metà fra una casa editrice e una software house. Nata nel 2014 su idea di un designer messinese, si è specializzata nell’ambito dell’intrattenimento digitale e ha lanciato un progetto HyperComix, che si presenta come un sistema evoluto di programmi, di applicazioni per la lettura, la realizzazione e la commercializzazione di quelli fumetti digitali. Il progetto, in forte crescita,  ha destato fin dall’inizio l’interesse di Giovanni Bonelli, il fumettista ideatore e creatore di Tex Willer.

GEC è il più grande network “esportivo” italiano, in pratica è il settore dei giochi elettronici competitivi di ASI, un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, che si occupa di sport elettronici a livello competitivo disciplinando i giocatori, le multigaming, le sale LAN, gli organizzatori di eventi e supportando le aziende e i brand presenti sul territorio italiano. Ad animarlo un team di soci giovanissimi che, con la propria start up accelerata presso il WCap, stanno catalizzando l’attenzione di tutti gli attori principali che operano nel profittevole mondo dei giochi elettronici.

Seotesteronline è una start up tutta catanese, specializzata nell’analisi SEO per i siti web. Le sue applicazioni, avanzatissime sul piano informatico, consentono di valutare tutta una serie di parametri tecnici utili per ottimizzare il posizionamento dei siti sui motori di ricerca più importanti, come Google. Del resto, si sa bene, scrivere per il web è diverso dalla scrittura per altri media e dunque le dure regole di Internet impongono oggi ad aziende, gestori di siti e di piattaforme e-commerce, di essere al passo con i tempi.

Visitando TimWCap ed incontrando le start up, gli universitari del corso di Direzione Aziendale hanno aggiunto un tassello in più alla conoscenza dell’ecosistema catanese dell’innovazione, iniziato a metà ottobre con la visita ad un altro innovation hub, quello di Free Mind Foundry ad Acireale, proseguito poi con la visita a ST Microelectronics, ed incrociatosi anche con i factory tours allo stabilimento di Zappalà a Zafferana Etnea e alle Cantine Nicosia di Trecastagni dove hanno studiato i modelli di innovazione attraverso la tradizione.

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