All'economista siciliano Santi Tomaselli il Premio internazionale Cartagine 2.0

 

 

ROMA – ll Premio dell’Accademia Culturale Internazionale Cartagine 2.0, nato “come un ideale ponte di cultura”, è giunto alla sua sedicesima edizione, che si terrà a Roma, in Campidoglio, il prossimo 19 ottobre. Nell’Albo d’Onore, ogni anno, vengono iscritti “coloro che hanno
contribuito, in Italia e all’estero, allo sviluppo e alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e del progresso dei popoli, al benessere dell’umanità,
alla ricerca della verità, della libertà, della giustizia, della pace e, quindi, della fratellanza universale”.
Tra questi, prestigiosi nomi, come quello di Kofi Annan (Segretario Generale dell’ONU), Jacque Diouf (Direttore Generale FAO), Antonino Zichichi.

Quest’anno, per la sezione Economia, l’Accademia ha deciso di premiare un professionista siciliano: l’economista Santi Tomaselli, già Presidente dell’Osservatorio Romano sui Fondi Europei. I suoi studi
scientifici, orientati alla ricerca e alla promozione delle modalità di uso funzionale dei Fondi Europei, hanno visto accrescere sempre più l’attenzione nazionale e internazionale. Nel suo Manuale in via di pubblicazione, frutto di dieci anni di studio analitico di una materia così complessa, presenta la prima Teoria Quantistica sui Fondi Europei, finalizzata all’uso efficiente e
responsabile di essi.

“L’obiettivo del mio libro, e della teoria da me formulata, è quello di analizzare ed evidenziare in maniera chirurgica le innumerevoli falle che in Italia hanno determinato, per decenni, l’inefficienza
dell’uso dei Fondi Europei. La causa va individuata nella cronica asimmetria delle variabili macroeconomiche e microeconomiche che incidono, direttamente e indirettamente, sul sistema dei Fondi comunitari”, spiega l’economista. Analisi accurata e innovazione sembrano essere i pliastri assiologici della sua ricerca: “La mia Teoria Quantistica sui Fondi Europei è come un ‘microscopio stereoscopico’ che consente, in una visione quasi tridimensionale, percorsi ottici di osservazione delle problematiche e delle soluzioni, in direzioni diversamente angolate che si pongono in
antitesi rispetto all’approccio ortodosso applicato in questi decenni”, continua il Prof. Tomaselli.

E’ proprio da lui, infatti, che arriva il monito sulle possibilità mancate, decretate dalla cattiva gestione delle suddette risorse: “La metodologia adottata, in questi ultimi decenni, dalle autorità di
gestione preposte è stata così fallimentare che dopo trent’anni di Programmazione Europea, nonostante i falsi proclami di alta certificazione, è rea nel relegare le Regioni del Sud Italia, Sicilia
inclusa, alla vergognosa bollatura di essere definite ancora Regioni Ex Obiettivo 1 (ovvero Regioni con un Pil pro capite inferiore al 75% della media europea)”, dichiara. Sulla sua Regione, la Sicilia, peserebbe l’enorme responsabilità di non aver saputo approfittare dei vantaggi che altre Regioni italiane non avrebbero avuto: “In questi decenni, la Regione Siciliana è una di quelle che, a differenza di altre, ha sempre beneficiato di maggiori Fondi Strutturali, specie sulla quota a fondo perduto. Non averne usufruito in maniera funzionale è un’inaccettabile onta”, afferma il
nuovo iscritto all’Albo d’Onore dell’Accademia.

“Ricevere un premio così prestigioso, conferito in passato a personaggi di spessore internazionale come Kofi Annan, è un onore che mi spinge a prendere atto del fatto che la direzione dei miei studi
scientifici sui Fondi Europei sia quella giusta. Tuttavia, sono consapevole che questo sia solo un punto di partenza e non di arrivo. Condivido il riconoscimento con tutti coloro che mi affiancano
nell’Osservatorio Romano sui Fondi Europei, in cui ho l’onore di ricoprire la presidenza. A loro, e a me, dico spesso che, dinnanzi a tanto impegno scientifico profuso, nonostante l’inefficienza
gestionale delle istituzioni preposte,  la nostra possa essere ‘un’isolata goccia nell’oceano’, come disse Don Luigi Sturzo. Una cosa è certa, dopo questa goccia, l’oceano non sarà più lo stesso e questo Premio Internazionale ne è una conferma”, conclude l’economista Tomaselli, fiducioso nelle capacità di chi, con impegno e tenacia, da anni dedica il proprio lavoro al progresso dell’intera società.

Ivana Zimbone

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