Alunni con disabilità, il Consiglio comunale approva il regolamento di assistenza alla comunicazione

Alunni con disabilità, il Consiglio comunale approva il regolamento di assistenza alla comunicazione

CATANIA –  Catania è il primo comune italiano a dotarsi di un regolamento del personale ASACOM che mette al centro la persona, sia essa lavoratore che assistita: il consiglio comunale ha approvato, nella seduta di ieri sera, il nuovo regolamento per l’assistenza alla comunicazione e all’autonomia per gli alunni con disabilità. Dopo quasi un anno dalla sua redazione, si è concluso così l’iter di un documento che riconosce più dignità professionale, tutele e diritti agli oltre 800 lavoratori (in prevalenza donne), con l’applicazione del CCNL sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, più qualità e continuità del servizio agli oltre 500 assistiti dal Comune di Catania, più forza al ruolo delle famiglie e maggiori possibilità di controllo all’ente pubblico.

Ne dà notizia la Cisl di Catania che è stata in prima linea, con l’Associazione Asacom e Cgil, Uil e Ugl, nel seguire il percorso concertativo con ConfCooperative e l’assessorato comunale ai Servizi sociali avviato oltre un anno e mezzo fa. «Ringraziamo il consiglio comunale e la commissione consiliare alle Politiche Sociali che hanno ascoltato i numerosi appelli che abbiamo lanciato da un anno a questa parte – dichiarano Maurizio Attanasio e Lucrezia Quadronchi, rispettivamente segretario generale e segretaria territoriale con delega alle politiche sociali della Cisl di Catania, e Rita Ponzo, segretaria generale Fisascat Cisl etnea – e l’ex assessore Giuseppe Lombardo per aver accolto tutte le nostre proposte e avviato un tavolo di confronto sul tema». «Si tratta di un regolamento fortemente voluto dalla Cisl – sottolinea Quadronchi – che finalmente rende giustizia a migliaia di lavoratrici e lavoratori e ne riafferma le tutele giuridiche, oltre a dare centralità alla persona dell’assistito e maggiori strumenti per verificare il servizio prestato».

Punti qualificanti del regolamento, rispetto al precedente risalente al 2016, sono: l’adeguato inquadramento professionale; la possibilità di recuperare le ore non lavorate dall’assistente Asacom quando la scuola è chiusa per cause di forza maggiore o quando l’alunno assistito è assente, tutelando così il monte salari e la contribuzione del lavoratore e la ripresa del servizio; i soggetti accreditati a svolgere tale attività dovranno essere in grado di garantire almeno tre mensilità all’atto della firma del patto di servizio; le sanzioni per coloro che violano il CCNL e gli accordi sottoscritti in fase di svolgimento del servizio;  la costituzione di un coordinamento misto (famiglie/associazioni sindacali e datoriali/assessorato) che periodicamente valuterà l’impegno nei confronti degli alunni assistiti; il ruolo dell’operatore asacom sarà svolto all’interno dell’equipe, il cosiddetto GLO (gruppo di lavoro operativo), che con l’assistente sociale, la famiglia, l’insegnante di sostegno ha il compito di prendere in carico l’alunno con disabilità e favorirne la piena inclusione.

«Catania è così il primo comune d’Italia a dotarsi di un regolamento siffatto – affermano Attanasio, Quadronchi e Ponzo – che arriva dopo anni di confronto, di lotta alla disuguaglianza e alle ingiustizie nei confronti dei lavoratori e degli alunni assistiti, che con la nostra federazione della Fisascat da sempre abbiamo denunciato, anche andando nelle piazze. Ci auguriamo che queste “buone regole” possano essere recepite anche dagli Comuni siciliani». «Non dobbiamo dimenticare – concludono i dirigenti della Cisl catanese – che la lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa passa anche attraverso una buona assistenza all’interno della scuola, con personale qualificato, motivato e adeguatamente retribuito e che si vede riconosciuti diritti che prima gli erano negati».

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